Anche due giocatori del Prato sarebbero coinvolti nello scandalo calcioscommesse, che in questi giorni sta facendo tremare il mondo del calcio a livello professionistico. Si tratta di Mattia Serafini e Andrea Alberti, i cui nomi sono venuti fuori nel corso della deposizione davanti al pm Roberto Di Martino, da parte di uno dei principali imputati dell’inchiesta, Carlo Gervasoni. Per Mattia Serafini i fatti risalirebbero al 2009 quando giocava nell’Albinoleffe. La partita incriminata sarebbe quella del 18 aprile contro la Salernitana, con l’Albinoleffe sconfitto per 4-2. Secondo il racconto di Gervasoni oltre a Serafini ci furono altri tre giocatori coinvolti nella combine con una somma da spartirsi di circa 90mila euro. Nel filone del calcioscommesse Andrea Alberti viene chiamato in causa invece per la sfida di coppa Italia di Lega Pro fra Cremonese e Monza del 27 ottobre 2010, finita 3-2 per i brianzoli. Alberti all’epoca dei fatti era tesserato per il Monza. In questo caso, sempre secondo le confessioni di Gervasoni, i giocatori coinvolti nella combine si sarebbero divisi 40mila euro.
Se nel corso dell’inchiesta le accuse mosse da Gervasoni dovessero trovare conferma il Prato comunque non ne sarebbe coinvolto, perché la responsabilità oggettiva per le società vale solo nel momento in cui il fatto è stato commesso. E nel 2009 e 2010 i due giocatori non giocavano per la squadra biancazzurra. Paolo Toccafondi, amministratore delegato del Prato, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Tv Prato preferisce non commentare la vicenda “fino a quando non ci saranno atti ufficiali della magistratura”, mentre mister Esposito chiede di “non giungere a considerazioni affrettate, riponendo fiducia nel lavoro della magistratura”.
Stefano De Biase