Incontri, laboratori, degustazioni e un concorso di ricette a base di fichi secchi. Sono questi gli appuntamenti della manifestazione “Benvenuto fico secco”, la rassegna dedicata a questo prodotto tipico, dal sapore dolce e pastoso, che si svolge fino a domani a Carmignano, organizzata dall’assessorato al turismo e promozione del Comune di Carmignano in collaborazione con l’Associazione produttori fichi secchi di Carmignano. Si tratta dell’apertura ufficiale della vendita e promozione della produzione 2010 di questo frutto coltivato e preparato ancora secondo le antiche tradizioni e che rappresenta uno dei prodotti di qualità più noti di Carmignano e Presidio Slow Food. Tra gli eventi della giornata dalle ore 10 ci sarà l’apertura degli stand nelle cantine ex Niccolini in piazza Matteotti dove poter acquistare fichi secchi alle Cantine ex Niccolini aperti fino alle 20, mentre alle ore 15 nella sala consiliare del Comune di Carmignano in piazza V. Emanuele II si svolgerà il laboratorio con degustazione dal titolo” Il fico secco nelle ricette del Medioevo e del rinascimento” organizzato dall’Associazione culturale Historiaedita. Alle ore 16 sempre nella sala consiliare, uno dei momenti più attesi: “A tavola con i fichi secchi”, il concorso per cuochi non professionisti organizzato per valorizzare i piatti a base di fichi secchi. Una giuria di esperti ha selezionato 10 ricette tra le 26 presentate da parte di 20 concorrenti in base alla loro originalità e capacità di valorizzare il fico secco.
Per quanto riguarda i primi piatti sono stati scelti il “risotto con i fichi secchi di Carmignano e vin Ruspo”di Elisa Buzzegoli di Carmignano, “reginette ai fichi” presentato da Sandra Niccoli sempre di Carmignano, e la “Cornucopia di gnocchetti ai fichi” di Monica Panuzzo di Prato. Per i secondi la giuria ha scelto la “faraona con salsa di fichi secchi” di Lucia Corsini di Quarrata, il “Coniglio ficoso”di Silvano Gastaldo di Comeana, lo “stoccafisso del viandante e della Gioconda” di Cesare Baccetti di Montelupo, vincitore della passata edizione, il “baccalà verde” di Sonia Roccabianca di Carmignano e la “faraona in salsa con fichi” di Lucia Corsini di Quarrata. Infine tra i dolci abbiamo la “crostata di ricotta e fichi secchi” di Cinzia Corsini di Pistoia, la “torta al cioccolato fondente con fichi secchi e nocciole” di Sonia Simoni di Firenze e la “schiacciata di nonna Italia” elaborata da Graziella Bellizzomi di Prato. Delizie per tutti i gusti e sarà davvero arduo per la giuria scegliere il migliore che vincerà una cena per quattro persone in un noto ristorante della zona. Tutte le ricette pervenute saranno poi pubblicate in un opuscolo da parte dell’assessorato alla Promozione del Comune. Questa manifestazione avrà anche un respiro nazionale grazie al fatto che Carmignano è tra i comuni fondatori della rete “Ficusnet”, la rete mediterranea che riunisce le città del fico. Ci saranno quindi gli stand e le delegazioni di altri comuni italiani legati a questa produzione di qualità come i fichi mandorlati di San Michele Salentino (Brindisi), il Comune di Giungano, nel Cilento in provincia di Salerno presenterà invece i pregiatissimi fichi dottati e il Comune umbro di Amelia (Terni) il fico “girotto”. Per tutti e due le giornate ci saranno stand con prodotti dolciari a base di fichi e sarà attivo il punto gastronomico della Misericordia di Carmignano con i tradizionali migliacci mentre le pasticcerie del territorio realizzeranno prodotti dolciari a base di fichi secchi.
Info: ufficio promozione tel.055.8750231, www.comune.carmignano.po.it
Come si preparano i fichi secchi di Carmignano
Questo frutto è stato per millenni alla base dell’alimentazione contadina come prodotto secco. In questo modo si prolungava il suo consumo per tutto l’inverno fino alla primavera successiva.
I fichi freschi sono raccolti a fine estate sulle circa 1800 piante della specie “dottato”, la qualità migliore e più diffusa. Viene poi tagliato e messo ad essiccare al sole su stuoie detti “canniccioni” per 4 o 5 giorni e dopo tra i 30 e i 40 giorni all’interno di ambienti asciutti sottoposti al fumo di zolfo che imbianchisce la buccia. Dopo In questo periodo si forma un velo di zucchero in superficie (la cosiddetta gruma). Raggiunta la completa essiccazione, i fichi secchi, aperti, sono sovrapposti per formare le cosiddette “picce” dalla caratteristica forma a otto. In mezzo a ogni coppia di fichi si aggiungono alcuni semi di anice per dare un sapore ancora più caratteristico.