13 Dicembre 2011

La Tesmapri alla ricerca della credibilità


Vogliono recuperare credibilità e ripulire il nome della loro azienda dal fango i vertici della Tesmapri, l’azienda montemurlese che si occupa del recupero degli stracci e che circa un mese fa era stata coinvolta in un’inchiesta su presunto traffico illecito di rifiuti. A distanza di poche settimane cinque dei vertici aziendali, che erano stati messi ai domiciliari, si sono visti revocare la misura dopo la presentazione dell’istanza di riesame e sono ora vincolatii all’obbligo di firma.
La Tesmapri aveva peraltro già ricevuto dalla procura fiorentina l’autorizzazione a riprendere la propria attività, col dissequestro degli uffici amministrativi e dei locali e dei macchinari. All’azienda viene contestata la violazione delle norme di igienizzazione degli stracci, procedimento necessario per poterli reimmettere sul mercato. L’Italia è l’unico paese europeo a prevedere questo procedimento, la cui norma peraltro non è ben definita. I vertici dell’azienda, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e che il processo vada avanti, lamentano il danno di immagine subito e sperano che la Tesmapri possa presto tornare a recuperare credibilità.