Misericordia, l’8 dicembre vestizione per 38 nuovi confratelli
Trentottto nuovi confratelli e consorelle per la Misericordia di Prato. Si terrà come di consueto l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, la cerimonia nella quale i nuovi confratelli faranno il loro ingresso ufficiale e solenne nell’Arciconfraternita. Ricevendo, come da tradizione, la veste del pellegrino, ovvero la cappa con la «buffa» e il «sarrocchino».
Fra le novità di quest’anno la presenza a Prato di una volontaria proveniente dalla Misericordia Japan, la confraternita corrispondente di quella pratese a Tokyo. Masako Sakagughi, questo il nome della ragazza, sarà ospite per un periodo a Prato: dal 7 al 18 dicembre starà in mezzo ai volontari pratesi e per ricevere una formazione. È uno dei passi del gemellaggio fra la confraternita pratese e la sua costola nipponica.
Il programma delle celebrazioni dell’8 dicembre prevede il ritrovo alle 9,30 in via Convenevole, altra circostanza importante: l’oratorio è infatti chiuso da quest’estate, a causa di un incendio divampato nella sacrestia. La festa della Misericordia dell’8 dicembre sarà l’occasione per una sua riapertura, seppure straordinaria e temporanea: non si sa, infatti, quando l’oratorio potrà essere riaperto per la celebrazione della messa.
Alle 10 la «brigata», la processione dei confratelli e dei «vestendi», si dirigerà verso il duomo. Dove alle 10,30 sarà celebrata la messa solenne con il rito della vestizione. Al termine, nella sede operativa di via Galcianese, si terrà la consueta premiazione per i servizi svolti dai confratelli nel 2010. Saranno 112 i premiati fra Capoguardia d’onore, Capoguardia, Fratelli e Sorelle. Ci saranno medaglie a seconda dei servizi svolti, dall’oro al bronzo. Anche la volontaria giapponese riceverà un diploma. Come tradizione, per ripercorrere le orme dei trenta pellegrini, storici fondatori della secolare Arciconfraternita, i nuovi confratelli sono stati – domenica 27 novembre – in pellegrinaggio a Loreto, ricevuti dall’arcivescovo della cittadina marchigiana, mons. Giovanni Tonucci.