I carabinieri hanno arrestato l’autore del tentato omicidio del 22 maggio scorso, quando un 49enne marocchino fu accoltellato in pieno giorno in uno stabile occupato assieme ad alcuni connazionali in via Valentini, all’altezza di via Assisi. L’uomo, colpito al petto con diversi fendenti con un coltello mai ritrovato, fu sottoposto a delicati interventi chirurgici e se l’è cavata con una prognosi di 30 giorni.
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Prato, nonostante il clima di omertà dell’ambiente in cui è maturata l’aggressione, sono riuscite a dare un nome al presunto autore: si tratta di un marocchino di 43 anni, che è stato arrestato ieri alle prime ore dell’alba, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dalla pm Iacopini e disposta dal gip del Tribunale di Prato.
Alla base dell’accoltellamento ci sarebbero state delle liti per ragioni di convivenza nello stabile occupato. In particolare si tratta di due palazzine abbandonate, dinanzi ad un cantiere edile e sul retro di una fabbrica, che da tempo sono state occupate da senza tetto. Un gruppo di fabbricati, la cui corte interna è divenuta una vera e propria discarica a cielo aperto con cumuli di rifiuti di ogni genere accumulati nel corso del tempo (nella foto). In questo contesto degradato, in cui tre mesi fa intervenne la polizia municipale per rintracciare un marocchino fuggito in sella ad uno scooter rubato, è avvenuto il tentato omicidio del 22 maggio scorso, risolto grazie alle indagini dei carabinieri, che hanno rintracciato nello stesso stabile l’autore dell’accoltellamento, regolare in Italia, mentre si stava recando a compiere un lavoro saltuario.