13 Giugno 2023

Finta festa per la morte di Berlusconi, Forza Italia attacca l’Arci e il Pd

La storia pubblicata su Instagram da un collaboratore del circolo 29 Martiri di Figline che faceva riferimento ad un party per la morte di Berlusconi (che non si è mai tenuto) ha fatto infuriare Forza Italia. L'autore del post non è mai stato iscritto al Pd


Una festa per la morte di Berlusconi – che non si è mai tenuta – pubblicizzata sui social da un banconiere di un circolo Arci: è stata questa la miccia che ha acceso la polemica politica scatenata da Forza Italia. L’antefatto: un collaboratore del circolo 29 Martiri di Figline ieri pomeriggio ha pubblicato una storia su Instagram che alludeva ad un “Dead Berlusconi party” che avrebbe dovuto tenersi la sera stessa al circolo. Storia captata da Forza Italia, che oggi è passata all’attacco per voce del coordinatore comunale di FI Francesco Cappelli. Cappelli invita il segretario provinciale del Pd Marco Biagioni a prendere le distanze da quella che si augura essere “solo una boutade di cattivo gusto” e poi passa a parlare dei circoli: “Mi chiedo: cosa sono diventati nel tempo questi circoli? Un tempo erano luoghi di ritrovo piacevoli, indipendentemente dalle affiliazioni politiche. Ora sembrano luoghi di tensione dove si alimentano odio e invidia sociale”, dichiara Cappelli. A soffiare sul fuoco anche la parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti: “Spero vivamente che persone come queste, personcine piccole piccole che difettano dei rudimenti del vivere civile, possano stare quanto più lontano possibile dalle istituzioni cittadine. Mi dispiace per queste nullità ma non potranno mai, con nessuna azione, infangare la grandezza di Silvio Berlusconi”. Mazzetti chiede poi all’Arci di prendere provvedimenti nei confronti del collaboratore.

A fare chiarezza è una nota del segretario del Pd pratese Marco Biagioni, che spiega come l’autore della storia Instagram non abbia incarichi nel partito e non sia nemmeno un iscritto: “E’ stato iscritto ai Giovani Democratici sei anni fa e non ha più preso la tessera. Non possiamo quindi rispondere delle azioni di un privato cittadino, soprattutto per un evento che non si è nemmeno tenuto – continua la nota -.  Il Partito Democratico di Prato e i suoi rappresentanti hanno preferito limitarsi al cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi in riferimento alla figura istituzionale, ma hanno scelto il silenzio sulla figura politica, in rispetto delle persone a lui vicine. Rattrista che Forza Italia trovi pretesti per fare propaganda contro il PD anche nell’occasione della scomparsa del proprio leader nazionale”. Su Facebook è intervenuto anche lo stesso dipendente del circolo, che ha scritto: “Ieri ho pubblicato una storia Instagram in cui ironizzavo sulle reazioni alla morte di Silvio Berlusconi. Ho saputo che questa mia battuta è stata strumentalizzata dal coordinatore provinciale di Forza Italia Prato e da una parlamentare pratese di Forza Italia. Ci tengo a chiarire che ieri sera al Circolo 29 Martiri di Figline non si è tenuto alcun evento; mi dispiace se ci sono stati fraintendimenti su questo e ribadisco che le mie parole non rappresentano né il circolo né Arci Prato, presso cui non ricopro alcun ruolo”. Infine arriva anche la dichiarazione dell’Arci, che specifica che chi ha pubblicato la storia su Instagram non riveste alcun ruolo dirigenziale all’interno del ciroclo e del comitato Arci di Prato. “Teniamo a ribadire che mai in un Circolo Arci potrebbe tenersi un’iniziativa del genere, perché i Circoli sono luoghi di incontro, di socializzazione, di condivisione, frequentati da tante persone diverse nel rispetto reciproco e nella massima libertà di espressione. Respingendo quindi le accuse di mancanza di rispetto, esprimiamo la nostra meraviglia per un attacco strumentale e, questo sì, irrispettoso, che arriva in un momento così doloroso per il partito di Silvio Berlusconi e cogliamo l’occasione per porgere alla parlamentare Mazzetti, a tutta Forza Italia e alla famiglia Berlusconi le nostre più sentite condoglianze per la loro perdita”, conclude la nota dell’Arci.