Dopo varie frizioni, e minacce di volta in volta rientrate, si avvicina l’uscita dalla maggioranza di Futuro e libertà. A provocare lo strappo sarebbe stata la richiesta di entrare in giunta da parte di Fli, respinta dal sindaco Cenni. La rottura si è consumata in un vertice di maggioranza tenutosi a margine del convegno Udc dello scorso fine settimana. Riccardo Bini ha chiesto il rimpasto di giunta per avere maggiori garanzie su un programma, ritenuto non sufficientemente rispettato, soprattutto nella parte che riguarda il rapporto con le partecipate. L’uscita dalla maggioranza potrebbe concretizzarsi domani con il voto in commissione sulla variazione di bilancio, su cui mercoledi sarà chiamato ad esprimersi il consiglio comunale.
Intanto, Partito Democratico e Italia dei Valori chiedono un consiglio comunale straordinario aperto sulla situazione economica di famiglie e imprese, con al centro il tema del credito. A due mesi dalla chiusura dei lavori della commissione speciale di studio sul credito, Pd e Idv denunciano che la maggioranza non si è espressa né con un documento proprio, né sulle proposte dell’opposizione, che adesso vengono ripresentate al Consiglio comunale sotto forma di mozione. Fra le sette richieste dei due partiti di centrosinistra compaiono: l’istituzione di un osservatorio del credito locale; il potenziamento del fondo per le nuove imprese della Camera di Commercio, un fondo rotativo per velocizzare i pagamenti sotto soglia comunitaria alle ditte appaltatrici e un fondo etico dei talenti, dedicato a progetti industriali e infrastrutturali, da aprire con capitali privati e con le risorse della Fondazione Cariprato. Tra le richieste avanzate da Pd e Idv c’è anche la creazione di un fondo immobiliare per l’edilizia sociale.