Ragazze e ragazzi del Dagomari e del Cicognini-Rodari in prima linea per la promozione dell’economia circolare e del risparmio energetico. Gli studenti delle classi seconda AFM dell’Istituto Dagomari e terza C del Liceo delle Scienze Umane Cicognini-Rodari hanno messo gambe alla loro scelta di campo e hanno presentato i loro originalissimi progetti, messi a punto nell’ambito di Prato Comunità Educante, l’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che ha l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica.
Swap Party per dare una seconda vita ai vestiti, Eco jeans per recuperare i pantaloni usati, Dago risparmiatore per ridurre il consumo energetico nella scuola. Questi i progetti a cui gli studenti del Dagomari vogliono dare concretezza. I ragazzi del Cicognini Rodari propongono altre idee suggestive: Jeans, second life, un contest di Eco design e la Challenge della raccolta differenziata. Tutti i progetti sono stati elaborati nel corso di ImPatti scientifici, intensa attività di laboratorio sull’economia circolare e il risparmio energetico, coordinata dalla Fondazione Parsec con la collaborazione di Legambiente e Cnr-Iccom di Sesto Fiorentino. L’evento finale del progetto si è tenuto nell’auditorium del Dagomari. Ad ascoltare i ragazzi, con la dirigente Claudia del Pace, c’erano la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Diana Toccafondi, i docenti che ha seguito il progetto, Maria Laura Calvano e Giuseppe Cortese, Serafina Carpino di Fondazione Parsec e Simone Natali di Pane &Rose (capofila del progetto ImPatti creATTIVI).
ImPatti scientifici ha visto protagonisti in tutto 110 studenti. Al lavoro anche due classi delle secondarie di primo grado: la terza E della Curzio Malaparte con la docente Rosa Claudi e la prima B della Ser Lapo Mazzei con la professoressa Giulia Padovani. Tutti insieme hanno preso in esame il bilancio energetico delle loro scuole.
Prato Comunità Educante ha consentito di varare il primo patto educativo di comunità che conta ben 31 partner con una grande rete che vede tutti impegnati per contrastare, in primo luogo, il disagio e le fragilità dei giovani pratesi nel dopo pandemia.