Turismo e cultura a Poggio, Palandri ottiene l’appoggio del ministero: “Diffonderemo mostre e iniziative in 40 Ambasciate del mondo”
Il piano di promozione territoriale trova il sì convinto del sottosegretario agli Esteri Silli. “Un peccato che nessuno ci abbia pensato prima. Mazzei e Spadini fra le figure da valorizzare”
Riccardo Palandri chiede ai ministeri della Cultura e degli Esteri di progettare assieme il rilancio turistico di Poggio a Caiano. Lo fa partendo dal presupposto che è fondamentale promuovere e valorizzare la bellezza che Poggio ha ereditato storicamente, gettando le basi verso un rilancio economico del territorio. Da qui l’invito, subito raccolto, al sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli di coinvolgere 40 Ambasciate del mondo, scelte sulla base dei flussi turistici, per diffondere in modo capillare specifiche progettualità sulla figura di Mazzei, di Soffici, o ancora di Armando Spadini. “Alla Villa Medicea vengono turisti molto informati, che conoscono dettagli storico-culturali che stupiscono gli stessi addetti ai lavori – spiega Palandri -. Questo significa che se riuscissimo con progettualità specifiche a fare conoscere di più il nostro patrimonio artistico e culturale potremmo aumentare in modo importante i numeri di visitatori. E di conseguenza anche tutto l’indotto per il territorio”. Dal canto suo Silli si è detto “a disposizione” per mettere in campo questo progetto, sottolineando come serva a promuovere la stessa immagine dell’Italia all’estero. “Sono sorpreso che un simile progetto a Poggio a Caiano non sia ancora mai stato fatto – sottolinea il sottosegretario -. E’ un vero peccato. Sul territorio ci sono stati tanti personaggi importanti: Mazzei, solo per fare un esempio, partì alla volta degli Stati Uniti per cambiare a suo modo il mondo. Oppure Paolino Taddei, l’ultimo ministro dell’Interno prima della marcia su Roma nel governo Facta II. Il materiale su cui lavorare fra Comune e ministero è davvero ampio e inestimabile”.
Palandri poi entra nello specifico delle sue idee culturali e turistiche per Poggio. “Come mi diceva un vecchio poggese, per educare un bambino al bello basta farlo crescere frequentando la Villa – dice -. La Villa, patrimonio dell’umanità, è necessario farla vivere di più dai poggesi e dai turisti, rafforzando la collaborazione con la Soprintendenza e creando occasioni di cultura e di incontro all’interno dei suoi magnifici spazi. Un esempio: il teatrino. Un peccato che in questi anni non sia stato affatto valorizzato. È uno spazio ideale per la musica, lo è stato nella storia. Immagino tre rassegne che diventino tradizione. La prima di musica da camera, piccole formazioni, magari in collaborazione con la Camerata. La seconda per valorizzare chi studia musica, la nostra scuola ad esempio o la Scuola Verdi di Prato. La terza dedicata al jazz: nella nostra provincia ci sono professionisti di grande valore”.
Altro tema è quello di provare a dare lustro a personaggi che hanno fatto la storia di Poggio. “Il 31 marzo 2025 ricorre il centenario della morte di Armando Spadini, pittore, intellettuale libero – aggiunge Palandri -. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Poggio, paese natio della madre, vicino all’amico Ardengo Soffici. È doveroso organizzare una mostra che racconti il rapporto fra questi due grandi protagonisti del Novecento. Penso di poter dire che ci sarà l’appoggio del ministro della cultura Sangiuliano, conoscitore ed estimatore di entrambi”.
Infine un passaggio su Filippo Mazzei. “Personaggio straordinario, illuminista cosmopolita – conclude Palandri -. Ne abbiano parlato con Silli di queste straordinarie potenzialità del territorio, e abbiamo una visione condivisa. D’altronde, prendendo spunto da una frase di uno storico ex sindaco ‘è nostro compito ‘difendere l’identità culturale di Poggio’. E tutti assieme sono certo che ce la faremo”.