Anche Prato ha festeggiato il 78esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. È stata una festa partecipata, con qualche centinaio di pratesi in piazza per celebrare la ricorrenza. Dopo la messa in suffragio dei caduti celebrata in Duomo, le autorità cittadine hanno raggiunto in corteo piazza delle Carceri dove si è tenuta la cerimonia ufficiale. Il prefetto Adriana Cogode ha deposto una corona al monumento ai caduti assieme al sindaco Matteo Biffoni, al presidente della Provincia Simone Calamai e alla presidente dell’Anpi di Prato Angela Riviello.
A seguire, in piazza del Comune, si sono tenuti i discorsi ufficiali di Riviello e del sindaco Bifffoni, che si è rivolto con fermezza alla premier Meloni e al presidente del Senato La Russa, dopo le polemiche sorte in seguito alle dichiarazioni di quest’ultimo sull’assenza in Costituzione della parola antifascismo.“La Russa sei la seconda carica dello Stato, rappresenti tutti. Le parole e la storia sono importanti e io mi voglio scontrare con te sulle tue idee, dando per scontato e acquisito che la Costituzione poggia, è costruita, si basa saldamente sui valori antifascisti” ha detto il primo cittadino. “Noi dell’Anpi ci siamo e ci saremo sempre e non staremo zitti come qualcuno vorrebbe” ha affermato invece la presidente Riviello.
La mattinata si è conclusa con l’intitolazione del tratto compreso tra via di Maliseti, via Melis e via dell’Artigianato a Dafni Moradei, giovanissimo pratese che si unì ai partigiani per combattere il nemico e che si distinse per l’ardore e lo spirito combattivo, anche dopo esser stato gravemente ferito alle gambe.