Domenica delle Palme: nelle parrocchie benedizione dei rami di ulivo e raccolta offerte per l’Eritrea
Domenica 2 aprile inizia la Settimana Santa, il momento forte dell'anno liturgico. Quest'anno la Caritas invita a donare per costruire un centro anziani nella diocesi di Keren
Con la Domenica delle Palme inizia la Settimana Santa, il periodo più importante dell’anno liturgico. In tutte le chiese di Prato si rinnoverà il rito della benedizione dei rami di ulivo e molte parrocchie vivranno questo gesto tradizionale muovendosi in processione, rievocando così l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Quest’anno la ricorrenza sarà domenica 2 aprile: quel giorno alle ore 10,30 il vescovo Giovanni Nerbini presiede in cattedrale la messa solenne con la benedizione dell’ulivo.
In centro storico è in programma la processione unificata per le parrocchie di San Domenico e Sant’Agostino rette dai padri Sacramentini: alle 10 benedizione dell’ulivo nel chiostro di San Domenico e processione verso Sant’Agostino per la celebrazione della messa in piazza alle ore 10,30.
Appuntamento alle 10 all’oratorio di Sant’Anna in viale Piave dove i bambini del catechismo, il gruppo scout e tutta la comunità parrocchiale si muoveranno in processione con i rami benedetti nella basilica di Santa Maria delle Carceri per la celebrazione eucaristica alle ore 10,30.
Nell’oratorio della Misericordia in via Convenevole messa solenne alle 11,15 con benedizione dei rami di ulivo.
La Quaresima di Carità per l’Eritrea
Come da tradizione, in occasione delle Palme, in tutte le chiese della diocesi di Prato le offerte saranno destinate alla «Quaresima di Carità» promossa dalla Caritas diocesana. Quanto raccolto servirà a finanziare l’apertura di un centro anziani nella diocesi amica di Keren in Eritrea. La Chiesa pratese torna dunque a collaborare con il martoriato paese del Corno d’Africa, bisognoso più che mai di un aiuto esterno per riuscire a garantire i servizi essenziali a favore della popolazione.
«L’Eritrea è un paese che vive perennemente in uno stato di guerra – spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas di Prato –, l’ultimo conflitto, quello nel Tigray, ha visto migliaia di morti. Gli uomini eritrei sono tutti soldati oppure tentano la fuga, lasciando così donne, bambini e anziani in situazioni di difficile convivenza. La Chiesa in Eritrea cerca di dare aiuti concreti alla popolazione e adesso ci chiede una mano per far nascere il progetto del Centro anziani», conclude il sacerdote.
L’iniziativa prevede la creazione di un luogo di aggregazione e socializzazione per combattere il problema della solitudine causato dall’assenza dei familiari giovani; la predisposizione di percorsi di sostegno psicologico per elaborare il lutto e ovviamente un aiuto alimentare per combattere la malnutrizione.
L’Eritrea è definita una «terra amica» per Prato, con la quale da oltre vent’anni esiste un ponte di solidarietà coordinato dalla Caritas diocesana. Tra i vari progetti promossi negli anni ricordiamo quello chiamato «Acqua, speranza di vita», iniziato nel 2001 e terminato tre anni più tardi, grazie al quale è stata portata l’acqua in alcuni villaggi. Inoltre sono stati ricostruiti un dispensario e una scuola, danneggiati dai bombardamenti. Queste iniziative e l’organizzazione di campi di lavoro per giovani della nostra diocesi in Eritrea hanno permesso la fondazione dell’associazione Shaleku, ancora oggi attiva.
Chi volesse fare delle donazioni private per il Centro anziani può effettuare un versamento a queste coordinate bancarie: IT62 L030 6921 5311 0000 0004 003 (conto corrente Caritas presso Banca Intesa).