21 Febbraio 2023

Un patto tra il Comune di Prato e la Finanza per contrastare le truffe nei finanziamenti Pnrr

E' stato firmato un protocollo d'intesa che mette a punto le azioni anti frode e anti corruzione in sede di appalto e aggiudicazione dei cantieri finanziati con risorse Pnrr


Il Comune di Prato e la Guardia di finanza hanno firmato un protocollo d’intesa per contrastare le frodi sui finanziamenti del Pnrr. L’accordo stabilisce impegni reciproci per l’emersione e il  di casi di falso e corruzione e prevede che il Comune comunichi al comando provinciale le informazioni ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità. La Guardia di finanza, nel rispetto delle norme sul segreto investigativo penale, comunicherà all’amministrazione le risultanze emerse al termine dei propri interventi. I target dei controlli delle fiamme gialle saranno gli esecutori dei vari progetti: gli aggiudicatari di appalti e subappalti e coloro che realizzeranno le varie opere pubbliche. Per il raggiungimento delle finalità dell’accordo è promosso il confronto, anche attraverso riunioni periodiche per individuare i settori maggiormente esposti e i profili di rischio, sulla base degli elementi di anomalia più di frequente rilevati nell’ambito delle proprie competenze sia dal Comune che dalla Guardia di Finanza. In tutto sono una ventina i progetti del Comune di Prato ammessi al finanziamento del PNRR per un totale di circa 60 milioni di euro.

“Di fronte a finanziamenti così importanti, vogliamo essere sicuri che se succede qualcosa che non torna, se c’è una zona opaca, il Comune abbia la possibilità di avere un canale diretto verso chi questi controlli li fa di mestiere e a tutela di tutti noi, ovvero la Guardia di Finanza – afferma il sindaco Matteo Biffoni – In questo modo quando si arriverà all’assegnazione degli appalti, alla fase più calda di fruizione delle risorse del PNRR in particolare, ci sia la massima capacità di alzare barriere laddove ci siano comportamenti illegali o poco chiari. Questo garantisce anche le aziende che vogliono lavorare correttamente e nel rispetto delle regole”. “La Guardia di Finanza già svolge la sua attività di prevenzione e si pone sempre più come una forza di polizia “a forte vocazione morale”, nel senso che è sempre più proiettata alla vicinanza con l’imprenditoria sana e corretta del territorio – precisa il Comandante Provinciale della GdF Enrico Blandini – Con questo Protocollo raccogliamo ulteriori informazioni che ci servono per selezionare in maniera più mirata i target da sottoporre a controllo, in modo da eseguire delle verifiche più precise ed efficaci ed incrementare le nostre banche dati”.

Tra i temi da approfondire anche quelli relativi alla collaborazione attiva antiriciclaggio, per l’adozione di misure sempre più funzionali all’individuazione e comunicazione delle operazioni sospette.