Pronto soccorso in affanno, Magazzini: “Rispetto a 3 anni fa ci sono 15 medici in meno”
Il direttore dell'emergenza urgenza dell'ospedale sottolinea anche l'impatto degli accessi inappropriati
Sovraffollamento al pronto soccorso e lunghe attese su una barella, superiori alle 24 ore, per avere un letto. Mentre la gara per l’ampliamento dell’ospedale con 100 nuovi posti è bloccata per il ricorso al Tar, il Santo Stefano conferma la propria inadeguatezza, nonostante gli sforzi dei professionisti che vi operano. Dalla scorsa estate la dirigenza della Asl ha messo a punto un nuovo modello di presa in carico dei pazienti con creazione di 36 posti letto in Ama, area medica di accettazione. A novembre scorso l’azienda ha sottolineato i miglioramenti raggiunti, ma nelle ultime settimane – complice l’aumento di casi di influenza australiana – il sistema ha nuovamente mostrato tutte le sue lacune. A cominciare dalla carenza dei medici del pronto soccorso: “Rispetto a 3 anni fa ce ne sono una quindicina in meno” – ha detto – ha detto a Intorno alle Nove il direttore dell’Emergenza urgenza dell’ospedale di Prato Simone Magazzini.
Il pronto soccorso di Prato è il secondo in Toscana, dopo Careggi, per numero di accessi: nel 2022 sono stati 80.608, in pratica 220 al giorno. Dopo il calo degli anni caratterizzati dalla pandemia, il trend sta gradualmente aumentando anche se rispetto al 2019 l’anno scorso si è chiuso con 21.000 richieste in meno. Il direttore della medicina d’urgenza sottolinea l’impatto degli accessi inappropriati.