17 Novembre 2011

Immigrati nuovi cittadini: sabato a Prato raccolta firme del Pd


Due firme per la nuova Italia. Anche a Prato sabato 19 novembre, come in tante piazze italiane, sarà possibile sottoscrivere le proposte di legge d’iniziativa popolare della campagna “L’Italia sono anch’io”. Il gazebo per la raccolta delle firme sarà installato in via Garibaldi (angolo via Pugliesi) a partire dalle ore 15,30. L’organizzazione è a cura del Pd provinciale che ha aderito alla campagna lanciata da 19 organizzazioni della società civile (Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli). Al gazebo del Pd, per firmare le proposte, hanno già assicurato la loro presenza, oltre alla segretaria Ilaria Bugetti, personalità del mondo politico e della cultura pratese, amministratori ed esponenti dell’associazionismo. Le proposte da sottoscrivere riguardano “nuove norme sulla cittadinanza italiana” e il diritto di elettorato “senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità”.
«E’ ancora forte l’emozione per le parole che il Presidente Napolitano ha pronunciato pochi giorni fa ai “nuovi italiani” – ricorda il responsabile immigrazione del Pd pratese Massimo Logli (nella foto) – Queste questioni, per una città come Prato, devono diventare centrali nell’agenda delle forze politiche e sociali consapevoli che il fenomeno delle migrazioni si affronta meglio affiancando alla richiesta di “doveri” elementi di inclusione e di estensione dei diritti. Non fare i conti con questa dimensione – conclude Logli – oltre che sbagliato concettualmente, significa non saper cogliere le opportunità vere della convivenza».