Capannone posto sotte sequestro dalla Asl per carenze igieniche e di sicurezza sul lavoro
Sedici clandestini rintracciati e un imprenditore arrestato per sfruttamento della manodopera clandestina, ma anche il sequestro dei capannoni con un provvedimento – ed è la prima volta che accade a Prato – preso direttamente dall’Asl a causa delle gravi carenze igienico sanitarie e in materia di prevenzione e sicurezza presentate dall’immobile. Una novità di non poco conto, visto che fino ad ora venivano sequestrati solo i capannoni dove erano riscontrate violazioni urbanistiche con la compresenza di funzione alloggiativa e funzione produttiva.
I controlli sono stati effettuati ieri mattina a Prato e Montemurlo dalla squadra interforze coordinata dai carabinieri. Nella ditta di Montemurlo sono stati rintracciati 10 cinesi clandestini e questo ha portato i militari ad arrestare il titolare.
A Prato, invece, i controlli si sono svolti in due distinti capannoni posti in zona Chiesanuova, a seguito delle quali sono scattati i sigilli per entrambi i fondi. Dei due sequestri penali preventivi sugli immobili, uno è stato eseguito dalla polizia municipale che ha accertato violazioni urbanistico-edilizie, l’altro dlla Usl 4 per gravi carenze in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.