C’era anche la refurtiva prelevata dalle auto in sosta a Prato, tra gli oggetti recuperati dai carabinieri nell’ambito di un’indagine che ha portato all’arresto di un 46enne di Pescia. L’uomo è accusato di aver creato una vera e propria centrale della ricettazione dei proventi di numerose azioni predatorie avvenute in varie province della Toscana. Le indagini sono partite a luglio quando i militari, dopo aver raccolto numerosi indizi, hanno perquisito la casa del 46enne scoprendo decine di macchine fotografiche, batterie portatili per cellulari, cuffie e altri accessori elettronici. Risultano refurtiva di colpi fatti, appunto, tra Pistoia, Prato, Firenze e Livorno a veicoli in sosta. Nell’abitazione i carabinieri hanno inoltre scoperto un deposito di costose attrezzature per l’edilizia: trapani professionali, martelli pneumatici, mole e attrezzi da giardinaggio, tutti rubati nelle province di Pistoia e Prato. Il valore complessivo degli oggetti si attesta attorno ai 70mila euro. L’uomo, accusato di ricettazione continuata, è stato trasferito nel carcere di Prato.