Un premio ai radiologi e una citazione per oculistica, due riconoscimenti per la Asl di Prato
Due importanti riconoscimenti per la Asl di Prato. Il primo è per l’Unità operativa Oculistica, a cui Photonics4Life, una delle più importanti riviste internazionali nel campo della biofotinica, ha dedicato un ampio articolo nel quale sono descritte in maniera dettagliata le attività diagnostiche, cliniche e chirurgiche di altissimo livello svolte dalla struttura diretta da Ivo Lenzetti. In particolare, nell’articolo si riferisce delle tecniche di avanguardia utilizzate e della strumentazione di ultima generazione applicata ad importanti settori dell’oftalmologia come cheratocono (malattia della cornea), chirurgia della cornea, glaucoma, uveiti (infiammazioni dell’occhio), retina e traumatologia oculare.
Sono anche illustrati i tre importanti processi clinici portati avanti in parallelo con l’Istituto di Fisica applicata Nello Carrara IFC-CNR ed il Bascom Palner Eye Institute di Miami per quanto riguarda la saldatura laser dei tessuti biologici, le lenti per il trattamento della presbiopia e la tanica di facorefilling con saldatura della capsula del cristallino.
Il secondo riconoscimento è il premio del Gruppo di Studi Emodinamici, ai tecnici di Radiologia della Sala emodinamica dell’Unità operativa di Cardiologia diretta da Francesco Bellandi, e dell’Unità operativa Radiologia diretta da Rossana Fargnoli. Il personale della Asl di Prato è stato premiato per il miglior contributo scientifico presentato dal personale Tecnico Infermieristico al XXXI congresso nazionale del Gruppo di Studi Emodinamici che si è recentemente tenuto a Genova.
La ricerca “Incidenza di nefropatia da mezzo di contrasto e uso dell’iniettore automatico in sala emodinamica” ha riguardato le possibilità di prevenire il danno renale indotto dal mezzo di contrasto angiografico, utilizzato per eseguire l’angiografia dei vasi coronarici e l’angioplastica, cioè la tecnica di riapertura delle arterie coronarie con il palloncino e l’impianto di protesi metalliche dette stent.
Con questa ricerca è stato dimostrato come, con l’utilizzo dell’iniettore automatico, si determini una riduzione significativa della quantità di mezzo di contrasto utilizzato e può contribuire così alla riduzione del danno renale da mezzo di contrasto angiografico, in particolare nei pazienti ad alto rischio.