Una festa per la città, per raccontare l’esperienza – unica in Italia – del Palazzo delle professioni, la casa dove vivono insieme otto tra Ordini e Collegi in rappresentanza di circa 5 mila professionisti. Per questo sabato 3 dicembre si celebrerà la Giornata delle Professioni: lo storico palazzo Vaj, in via Pugliesi, aprirà le sue porte per tutti i cittadini. Sarà possibile incontrare i presidenti degli ordini e dei collegi per sapere di più delle loro professioni, scoprire i segreti che riguardano la storia e l’architettura del palazzo, seguire un concerto corale della scuola di musica Verdi e persino attivare lo Spid o una casella di posta certificata.
La manifestazione è stata presentata questa mattina dal presidente Filippo Ravone con Lulghennet Teklé (Architetti), Maurizio Piero Betti (Avvocati), Sabina Mucci in rappresentanza di Paola Aiazzi (Consulenti del lavoro),), Alessandro Pieraccini (Collegio dei geometri), Marco Dominici (Periti industriali). Del consiglio fanno parte anche Pietro Brandi (Federfarma) e Alessandro Claudio Bigagli (Ingegneri).
“La Giornata delle professioni sarà ripetuta ogni anno e nasce dalla volontà forte di dialogo con la città – ha sottolineato Ravone – i professionisti non vivono in un mondo parallelo ma vogliono fare la loro parte accanto ai cittadini, alle imprese al terzo settore”.
“Una festa comunitaria, dunque, per condividere e far conoscere quello che, come ha ricordato Alessandro Piaraccini, “ancora oggi resta un progetto pilota, che viene studiato e fa da modello anche per altre realtà.
Negli eleganti spazi recuperati, grazie a un accurato e sapiente restauro, hanno sede gli ordini degli Architetti, degli Avvocati, dei Commercialisti, dei Consulenti del Lavoro, dei Farmacisti, degli Ingegneri, dei Periti industriali e il Collegio dei Geometri. Il palazzo venne inaugurato nel 2010 e l’iniziativa del 3 dicembre, vuol essere anche un’opportunità per celebrare il decennale che, a causa della pandemia, è purtroppo passato in sordina. La Giornata delle Professioni vede il sostegno e il contributo di TosNet.it e dell’Agenzia Reale Mutua di Sandretti.
“I cinquemila professionisti rappresentati ai presidenti degli ordini e dal presidente del Palazzo, attraverso questa esperienza che ci vede uniti, hanno maggiore forza e rappresentano un coro unico e più forte nei confronti delle istituzioni”, ha messo in evidenza Maurizio Betti, annunciando il prossimo impegno comune per il funzionamento del palazzo di giustizia.
Il Palazzo delle professioni ha molti valori aggiunti tra cui quello – hanno sottolineato con convinzione Lulghennet Teklé, Marco Dominici e Sabina Mucci – di dare ai professionisti dei diversi ordini la possibilità di fare rete, di lavorare in squadra collegando le diverse competenze su problematiche trasversali.
Ed ecco il programma del 3 dicembre. Alle 15 è prevista l’apertura delle sedi degli ordini con il benvenuto del presidente Filippo Ravone e i saluti del prefetto Adriana Cogode, del sindaco Matteo Biffoni, del presidente della Provincia Francesco Puggelli, della presidente della Camera di Commercio di Prato e Pistoia Dalila Mazzi, del presidente del Tribunale Francesco Gratteri e della presidente del Pin Daniela Toccafondi.
Le esperte di FareArte guideranno chi lo desidera alla scoperta della bella storia di Palazzo Vaj che è anche sede dell’Arte della Lana, oltre che della Monash University (visite programmate alle 15.30 e alle 17.30 con prenotazione obbligatoria sul sito www.palazzodelleprofessioniprato.it). Sarà il coro giovanile della scuola di musica Giuseppe Verdi, diretto da Rossella Targetti, il protagonista del concerto in programma alle 16.30 (al pianoforte il maestro Massimiliano Calderai).
Nel corso di tutto il pomeriggio, grazie all’impegno di Tos.Net.it, sarà operativo uno sportello per l’attivazione immediata di Spid, Pec e firma digitale.
Chiusura alle 19, con il brindisi di auguri, e il saluto dei padroni di casa, i presidenti di ordini e collegi.
In questi dieci anni il Palazzo – dopo essere stato reso funzionale e accogliente – è diventato un punto di riferimento non solo per il mondo delle professioni. Il palazzo, del resto, ha un passato molto ricco di storia: è appartenuto per secoli alla famiglia Vaj che, a fine Settecento, portò a termine un complessivo intervento di riordino a cui lavorò anche l’architetto Giuseppe Valentini. Nel 1920 venne acquistato dall’Associazione Industriale e Commerciale dell’Arte della Lana, che ne è ancora proprietaria, per trasferirvi la propria sede.