Non c’è due senza tre recita un noto proverbio e se chiedessimo all’allenatore del Prato di sottoscriverlo state certi che lo farebbe subito. La cura Lucio Brando per ora ha dato i frutti sperati: ritorno alla vittoria in campionato dopo 8 partite di astinenza e bis in settimana nel match di Coppa Italia col Poggibonsi. Un filotto di due vittorie che in casa biancazzurra non si vedeva dall’inizio
di campionato. Invertito il trend ora viene il difficile, perché bisogna dare continuità ai risultati e il Prato finora ne ha avuta poca.
Di buono c’è che il nuovo allenatore, oltre ai risultati – avendo vinto entrambe le partite giocate da quando siede sulla panchina biancazzurra – sembra aver portato anche una mentalità nuova, più aggressiva e propositiva. Altro aspetto da non sottovalutare le 0 reti incassate nei due confronti e si sa che nell’era Favarin invece la voce gol subiti era uin tallone d’Achille.
L’avversario di domani sarà un bel banco di prova, perché la Sammaurese fa parte del gruppo di testa e viaggia a soli tre punti dalla capolista Giana Erminio. Viene da tre vittorie consecutive e vanta scalpi di prestigio come Carpi, Ravenna e Aglianese, ma anche pareggi inanellati con tre squadre di fondo classifica come Bagnolese, Scandicci e Correggese.
La missione per la banda di Brando è difficile, ma non impossibile.
Tatticamente Brando potrebbe riproporre il 4-2-3-1 utilizzato domenica o affidarsi ad un modulo un po’ più prudente. In attacco scalpita Renzi, che nelle ultime due giocate da titolare ha sempre segnato