Roberto Benigni compie 70 anni. L’eterno ragazzo di Vergaio nei video di Tv Prato
Per festeggiare lo speciale compleanno proponiamo tre divertenti sketch tratti dai nostri archivi
Settant’anni. Compleanno speciale per Roberto Benigni, nato il 27 ottobre 1952. Arrivò in tenera età a Prato da Castiglion fiorentino in provincia di Arezzo insieme alla famiglia e qui ha debuttato nel 1971, al Metastasio, come cantante e musicista. Poi con il grande amico Carlo Monni e Marco Messeri gira la Toscana con spettacoli comici d’avanguardia e alla fine degli anni Settanta sbarca a Roma iniziando così una grandissima carriera che lo porterà, nel 1999, a vincere l’Oscar con «La vita è bella» (in quella serata storica Benigni ottiene ben tre statuette: miglior film in lingua straniera, miglior attore protagonista e miglior colonna sonora. Un trionfo).
Irriverente, toscanaccio fino al midollo, incontenibile, popolare ma anche colto, Roberto Benigni è un artista totale. Ha saputo affrontare con ironia un dramma come quello della shoah e ha fatto conoscere e amare Dante a chi non aveva mai letto una terzina. Se Francesco Nuti ha incarnato il pratese di città e del telaio in «Madonna che silenzio c’è stasera», Benigni ha raccontato il pratese di campagna e delle case del popolo con il Cioni Mario di «Berlinguer ti voglio bene».
«A questa città devo tutto, ogni giorno mi arricchivo a stare qua», disse il 7 settembre 2007 quando presentò lo spettacolo Tutto Dante allo stadio Lungobisenzio. Per festeggiare questo compleanno importante siamo andati a ripescare dal prezioso archivio di Tv Prato tre video nei quali Roberto Benigni parla della città, di Vergaio e dei pratesi.
Se qualcosa di buono ho fatto lo devo ai pratesi
7 settembre 2007, vigilia della festa più cara ai pratesi, Roberto Benigni torna a Prato per presentare lo spettacolo Tutto Dante. In apertura omaggia Prato e i pratesi dicendo che «a questa città devo tutto». Poi scherza sulla crisi del tessile, «arrivai nel 1958 e al babbo dissero: c’è la crisi del tessile, cinquant’anni dopo è la stessa cosa», e sulla presenza dei cinesi: «Le olimpiadi le faranno in via Pistoiese, c’è più cinesi lì che a Pechino».
Il siparietto con mons. Simoni: Mi candido a diventare vescovo di Prato
24 ottobre 2009, Benigni partecipa all’inaugurazione del nuovo reparto di reumatologia dell’ospedale di Prato. Qui avviene un simpaticissimo siparietto con monsignor Gastone Simoni. Benigni annuncia di volersi candidare a prossimo vescovo di Prato e chiede di poter provare lo zucchetto, il tipico copricapo degli ecclesiastici. Simoni sta al gioco e la scenetta è davvero esilarante.
Il giorno della laurea honoris causa: Marione di Vergaio mi insegnò a fare l’esegesi di Dante
Siamo nel 2007, lo spettacolo Tutto Dante è un grandissimo successo. Così l’Università degli studi di Firenze conferisce al comico pratese la laurea honoris causa in filologia moderna. Il suo merito è quello di aver posto a servizio della letteratura italiana la sua arte di comico. Nel ringraziare il senato accademico, Benigni racconta che il suo amore per Dante è nato a Vergaio, grazie al filosofo del paese, tale Marione.