Mattinata complicata al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano. Intorno alle 11 si sono verificati momenti di caos, con diverse ambulanze in coda e pazienti in barella in attesa di essere presi in carico. Una situazione non nuova per il nosocomio cittadino: lo scorso maggio si erano registrate scene simili, con lunghe attese per essere ricevuti dai medici o semplicemente per ricevere informazioni sulle condizioni dei parenti in visita e ancora ambulanze che stazionavano all’esterno del presidio. In quel caso, come aveva spiegato il responsabile del 118 Prato-Firenze Simone Magazzini, erano confluite nel pronto soccorso pratese tante ambulanze da Campi Bisenzio, secondo una modalità di interscambio tra reparti di emergenza che è usuale in Toscana tra aree vicine. Per quanto riguarda stamani, dalla direzione sanitaria precisano che si è trattato di un momento di particolare afflusso di mezzi in arrivo dal territorio provinciale, un “afflusso notevole e non prevedibile”: “il tempo di effettuare il triage e i pazienti sono stati presi in carico e collocati all’interno della struttura, per cui la situazione è tornata in poco tempo – sottolineano – alla normalità”. Nel pomeriggio è arrivata una nota stampa dell’azienda sanitaria che chiarisce quanto accaduto. “Questa mattina, all’ingresso del pronto soccorso, si è verificato un afflusso contemporaneo di sei mezzi di soccorso per un breve lasso di tempo – si legge -. Si è trattato di un afflusso elevato non prevedibile né programmabile, del tutto possibile parlando di attività di Pronto Soccorso. In poco tempo, circa 20 minuti, tutti i pazienti a bordo delle ambulanze sono stati triagiati ed hanno effettuato i percorsi assistenziali appropriati al codice attribuito. Sempre questa mattina, in poco più di tre ore gli accessi al Pronto Soccorso del Santo Stefano sono stati 70, tra cui pazienti residenti in Comuni non compresi nella provincia di Prato. I codici di accesso nel 60% dei casi sono stati 3,4 e 5; codici a bassa priorità”.