È online il tour virtuale della Biblioteca Lazzerini sul sito web www.bibliotecalazzerini.prato.it. Da oggi quindi la Lazzerini potrà essere visitata anche da casa o da qualsiasi altro posto della terra grazie a un’esperienza virtuale integrata a Google Street View. “Permettere a chiunque di varcare la soglia dalla biblioteca , questo è l’obiettivo” commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani.
Dopo la pubblicazione del nuovo sito internet in sinergia con la redazione web del Comune di Prato, continua quindi l’azione innovativa di comunicazione della Lazzerini tesa a valorizzare la bellezza e il rilievo della sede a livello europeo da un punto di vista architettonico, e non solo. Gli utenti che navigheranno il virtual tour diventeranno protagonisti di un’esperienza che mette in evidenza tutta la ricchezza e la bellezza degli spazi della biblioteca. Una scelta per permettere a tutti di entrare virtualmente in un luogo unico, tornarci dopo una visita, incuriosire ogni appassionato, studente, turista che vorrà continuare a godere della bellezza del luogo e del suo patrimonio.
Grazie all’unione di fotografie panoramiche a 360°, il tour virtuale restituisce infatti una riproduzione di spazi e ambienti vicini alla realtà. Il virtual tour è stato realizzato per la Biblioteca Lazzerini da Fabio Casati, fotografo certificato da Google Street View.
È un viaggio a 360° gradi che prende il via dall’ingresso della Lazzerini: qui si può scegliere se entrare direttamente in biblioteca oppure decidere di fare un giro per esplorare gli splendidi spazi esterni del Polo Campolmi. Una volta entrato in Lazzerini, l’utente potrà scegliere di visitare le sale al pian terreno oppure salire al primo piano cliccando 01. Una vera e propria esperienza immersiva in biblioteca, e non solo grazie al tour virtuale. Infatti ad arricchire il sito web è ora online anche la galleria delle opere d’arte che darà a tutti la possibilità di esplorare da vicino le opere che impreziosiscono gli spazi della Lazzerini in un magnifico connubio tra cultura, arte e contemporaneità. Uno splendido patrimonio che in gran parte proviene dalla collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, oltre a diverse donazioni di artisti nati a Prato o pratesi di adozione, e che si estende dal piazzale del Polo Campolmi fino alle sale della biblioteca. Da Waterbones di Loris Cecchini fino a Gli Applauditori di Emanuele Bettini o Margherita di Marco Lodola. Ogni opera d’arte è corredata da foto e da una scheda descrittiva per saperne di più.