È la più antica libreria di Prato e da trecento anni rappresenta un punto di riferimento obbligato per chi voglia studiare la storia locale e quella toscana. È la Biblioteca Roncioniana, fondata nel 1722 per eseguire la volontà testamentaria di Marco Roncioni, un pratese illustre che morì senza eredi alla fine del Seicento. La prima sede fu in via Muzzi, poi nel 1766 la Biblioteca voluta da Roncioni si spostò nell’attuale palazzo che si affaccia su piazza San Francesco, una struttura costruita per ospitare il suo straordinario patrimonio librario. Qui sono custoditi 60mila volumi e migliaia di manoscritti, alcuni sono molto antichi e preziosi, come gli omiliari medievali (i libri che raccolgono le omelie durante gli uffici liturgici) provenienti dalla propositura di Santo Stefano, l’odierna cattedrale. Roncioni volle anche che il bibliotecario fosse un sacerdote appartenente al clero pratese.
Attualmente questo incarico è ricoperto da don Marco Pratesi, prima di lui, ci fu don Enrico Bini e prima ancora don Mario Bonacchi. «Fino al 1978 questa era l’unica biblioteca cittadina, possiamo dire che avesse una funzione generalista – spiega don Pratesi –, da più di quarant’anni non è più così, ma rappresenta essenzialmente un luogo di conservazione di materiali storici ed è vocata all’aspetto umanistico e storico, particolarmente locale». Il fondo della Roncioniana raccoglie 1207 manoscritti tra codici e buste raccolti nel primo periodo della sua storia. Recentemente c’è stata una nuova e importante acquisizione riguardante il Guasti: la donazione degli archivi della sua famiglia e dei parenti della moglie, gentilmente concessi dai suoi eredi. «Il Guasti era un assiduo frequentatore della Biblioteca – sottolinea don Pratesi –, molti acquisti sono stati fatti su suo consiglio e quando era in vita ha donato manoscritti e libri. Dal 1922, precisamente cento anni fa, qui si trova il complesso delle sue carte».
Il programma con le iniziative
I trecento anni di fondazione della Biblioteca Roncioniana sono festeggiati questo sabato, 21 maggio, con una mattinata di conferenze. Si comincia alle 10,30 con i saluti del presidente della Fondazione Eredità Marco Roncioni, l’avvocato Mauro Giovannelli, a seguire sono previsti gli interventi del bibliotecario, don Marco Pratesi, con «La Biblioteca Roncioniana: storia, patrimonio librario ed archivistico conservato» e di Claudio Cerretelli su «La Biblioteca Roncioniana: il palazzo e le opere d’arte custodite».
Per l’occasione viene inaugurata una mostra filatelica a cura di Fabrizio Fabrini sul tema: «Prato e la sua cultura». La mostra rimarrà aperta fino al 21 giugno negli orari di apertura della biblioteca.
Le Poste Italiane, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, emetteranno un francobollo celebrativo del terzo centenario dell’apertura della Biblioteca nella serie «Le eccellenze del sapere» e, sabato 21 maggio, dalle 10 alle 16, sarà attiva una postazione operativa di Poste, con lo speciale annullo filatelico dedicato alla Roncioniana.