“Incidenti sul lavoro, a un anno dalla morte di Luana non è cambiato niente”. La madre dell’operaia a Prima di Tutto
Il 3 maggio scorso la tragedia. Emma Marrazzo parla della figlia e della battaglia che combatte contro l'insicurezza sul lavoro.
Un anno fa. il 3 maggio 2021, la fine di Luana D’Orazio. La ventiduenne è morta nella ditta in cui lavorava, a Montemurlo. Nell’anniversario della sua scomparsa la madre Emma Marrazzo è stata ospite di Prima di Tutto, la rassegna stampa ragionata di Tv Prato. “Non è cambiato niente, non si fanno i controlli”, ha spiegato la donna parlando delle statistiche riguardo agli incidenti sul lavoro, che in Toscana sono addirittura in aumento.
La giovane, madre di un bambino che oggi ha sei anni, era stata agganciata dall’orditoio di campionatura dell’azienda in cui lavorava da due anni come apprendista. Nel corso del colloquio negli studi di Tv Prato la donna ha poi ripercorso gli attimi in cui le è stata comunicata la morte della figlia. “Avevo capito, non volevo far entrare i carabinieri”, ha detto Marrazzo trattenendo l’emozione.
La prima udienza del processo per stabilire la verità giudiziaria sul caso è stata rinviata al 22 settembre. I tre imputati, accusati di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele del macchinario a cui lavorava la ventiduenne, sono la titolare dell’azienda in cui è morta l’operaia, Luana Coppini, il marito Daniele Faggi – considerato ‘il titolare di fatto’ dall’accusa – e il tecnico manutentore esterno Mario Cusimano.