Quest’anno la tradizionale Marcia della Pace per le vie del centro ha assunto un significato ancora più forte e importante visto il conflitto in atto in Ucraina. Circa 500 persone hanno preso parte al corteo con lo slogan “Prato in cammino per la pace”.
La manifestazione – promossa dal Comitato Prato per la Pace del Comune, Ufficio catechistico diocesano, Pastorale Giovanile, Azione Cattolica, Agesci zona di Prato, associazione Cieli Aperti e oratorio di Sant’Anna – ha avuto inizio in piazza Santa Maria delle Carceri con la testimonianza di uno dei ragazzi pratesi che hanno frequentato il quarto anno delle scuole superiori a Rondine, la cittadella della Pace di Arezzo. Dopo la lettura del messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Pace 2022, i partecipanti alla marcia hanno raggiunto piazza del Duomo, dove ad attenderli c’era il vescovo Giovanni Nerbini, che ha avuto parole forti contro la corsa agli armamenti delle nazioni: “Dobbiamo smettere di armarci, di investire, di buttare via soldi in questo modo. Tutto questo è intollerabile e immorale” ha affermato il presule. È intervenuta anche una ragazza pratese che ha raccontato la sua esperienza in uno dei centri di accoglienza profughi al confine con l’Ucraina.
Il corteo si è spostato infine in piazza del Comune, dove ha preso la parola Natalia, cittadina ucraina che vive in Italia da 20 anni, che ha portato la sua testimonianza. Poi il saluto del sindaco Matteo Biffoni: “Questa guerra è una sconfitta per tutti” ha detto il primo cittadino, sottolineando l’importanza di essere tutti in piazza per chiedere la fine delle ostilità.
Nel corso della manifestazione sono stati raccolti generi di prima necessità da inviare, attraverso la Caritas diocesana di Prato, alla popolazione ucraina e ai profughi in fuga dalla guerra.