Partito da Prato il tir della Caritas con gli aiuti umanitari per gli ucraini
Si ferma la grande raccolta viveri promossa dalla Diocesi. L'invito è quello di fare offerte in denaro nel conto corrente della Caritas pratese
È partito questo pomeriggio da Prato un tir carico di aiuti umanitari per la popolazione ucraina. La sua destinazione è Lublino in Polonia, città a cento chilometri dal confine con l’Ucraina dove la Caritas locale ha approntato un servizio di accoglienza dei profughi fuggiti dalle zone di guerra. In viaggio ci sono 33 bancali pieni di viveri e prodotti per l’igiene personale, coperte, cappotti e tre generatori di corrente. Sono il frutto della raccolta lanciata dalla Caritas diocesana di Prato il 2 marzo scorso e che in poco più di una settimana ha permesso di inscatolare i tantissimi prodotti portati nella sede dell’Associazione Cieli Aperti al Soccorso. Ad attendere l’arrivo del tir in Polonia c’è il sacerdote diocesano don Waldemaro Kowalczuk, parroco della Briglia e originario proprio di Lublino, che attualmente si trova in patria per motivi familiari.
«C’è stato un grande slancio di solidarietà sia da parte di chi ha donato tutto questo materiale, sia dei volontari coordinati dall’Associazione Cieli Aperti, che ha anche messo a disposizione il luogo per la raccolta, sia di chi, a titolo gratuito, si è reso disponibile per il trasporto – dice il direttore della Caritas di Prato don Enzo Pacini –, a tutti va il più sincero ringraziamento per questa testimonianza di solidarietà della quale il mondo ha sempre più bisogno». Un sentito ringraziamento arriva anche dal cappellano della comunità ucraina di Prato don Nicola Dzudzar, presente alla partenza del tir verso la Polonia.
Con questa spedizione si conclude la grande mobilitazione promossa dalla Caritas di Prato. Nel magazzino di Cieli Aperti, allestito all’interno dell’ex cinema Controluce, ci sono ancora molti prodotti: anche questi saranno spediti nei prossimi giorni in Polonia, ma si tratta dell’ultima spedizione. Almeno per il momento.
Prosegue invece la raccolta alimentare gestita dalla parrocchia della Resurrezione dove presta servizio come vice parroco don Gabriele Bejenaru, che è anche cappellano della comunità cattolica rumena di Prato. La destinazione di questi prodotti è la città di Iasi, punto di accoglienza per gli sfollati ucraini provenienti dalla Moldavia. Nei giorni scorsi un primo «tir solidale» è partito per la Romania, mercoledì prossimo, 15 marzo, partirà il secondo grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana. Chi volesse donare viveri a lunga conservazione potrà portarli alla parrocchia della Resurrezione in via Tommaso Pini.
La Caritas invita a fare una offerta in denaro. «Questi contributi serviranno sia per inviare altri tipi di beni che si rendono necessari all’accoglienza, come ad esempio materiale sanitario oppure generatori di corrente, ma anche per far fronte a ulteriori necessità che ci saranno nei giorni a venire», spiega don Pacini.
Le offerte possono essere versate sul conto intestato a: Caritas diocesana di Prato c/o Banca Intesa Iban IT62 L030 6921 5311 0000 0004 003. Nella causale scrivere: Emergenza Ucraina.