28 Febbraio 2022

Manifestazione per la pace: negata l’esecuzione dell’inno ucraino e scoppia la polemica

Contestato agli organizzatori il modo in cui sono stati gestiti gli interventi


Ha lasciato strascischi polemici la manifestazione per la pace organizzata sabato pomeriggio in piazza del Comune dal comitato promotore del 25 aprile. Al presidio hanno preso parte sindacati, associazioni e centinaia di persone. A creare malumori il presunto trattamento subito dalle donne ucraine presenti. Prima sarebbe stato impedito loro di cantare l’inno ucraino, poi sarebbe stata negata la possibilità di replicare dopo l’intervento di una rappresentante della Rete degli studenti medi, che avrebbe parlato di deriva nazionalista dell’Ucraina.

Ricostruzione che viene smentita dagli organizzatori, ma che ha comunque scatenato numerose reazioni. “Che vergogna. Una guerra strumentalizzata per fare propaganda di parte da qualche guappo di partito. Sono davvero dispiaciuto. Non avrei mai pensato che parte della sinistra, pur di dare contro alla NATO e agli USA potesse spalleggiare i nazisti alla Putin” ha detto l’onorevole Giorgio Silli.

La rete di associazioni, sindacati e partiti promotori dell’appello Prato per la pace esprime rammarico per come sono stati gestiti dagli organizzatori gli interventi. “La comunità ucraina vede il proprio paese invaso e sotto bombardamenti. In un momento in cui la città si raccogliere per esprimere solidarietà, è grave togliere il diritto di replica a chi in questo momento ha più bisogno di vicinanza e solidarietà” hanno fatto sapere in una nota i promotori di Prato per la pace.  “Ci preme sottolineare quanto siano stati inopportuni gli slogan che abbiamo sentito contro Nato, Unione Europea, Stati Uniti e addirittura contro la stessa Ucraina” ha aggiunto Stefano Micheloni segretario provinciale di Azione. Di atto gravissimo parla Prato Riparte, che riunisce sette partiti. “Non possiamo condividere una iniziativa che anziché lanciare un messaggio di netta condanna per l’aggressione militare della Russia all’Ucraina abbia permesso interventi che hanno divagato sulla storia del paese dell’Est e sulla Nato”.

E anche i Radicali, che avevano sottoscritto il manifesto Prato si mobilita per la pace si dissociano da come è stata condotta la manifestazione.