Si svolgerà nel segno del Sindaco Santo, Giorgio La Pira, l’Incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo in programma a Firenze, dal 23 al 27 febbraio. L’evento – che si concluderà con la visita del Santo Padre e vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (il 27 febbraio) e del Presidente del Consiglio, Mario Draghi (il 23 febbraio) – è stato presentato a Roma, presso la Sala Giubileo dell’Università LUMSA, dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, dal Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, da Monsignor Antonino Raspanti, Vice Presidente della CEI, e da Dario Nardella, Sindaco di Firenze.
Il programma di Mediterraneo Frontiera di Pace
Il programma della Conferenza internazionale dei Sindaci del Mediterraneo
“L’intuizione di ritrovarsi dopo la prima esperienza di Bari nel 2020, è maturata proprio a partire da La Pira che, in piena guerra fredda, avviò un percorso politico per favorire l’incontro tra gli uomini e promuovere la pace. Anche oggi c’è un bene comune del Mediterraneo costruendo il quale si pone un tassello imprescindibile per l’intera famiglia umana. I Vescovi e i Sindaci matureranno insieme proposte di vita e di serenità spirituale per tutti”, ha sottolineato il Cardinale Bassetti.
“Nell’orizzonte del Cammino sinodale, l’Incontro dei Vescovi, che ha per tema le città e la cittadinanza mediterranee, vuole tradurre l’idea comunionale consegnataci dal Concilio Vaticano II per attivare la partecipazione dei battezzati a discernere e attuare le soluzioni alle problematiche presenti. Saranno presenti circa 60 delegati provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mediterraneo. L’obiettivo è elaborare, nella seduta congiunta con i Sindaci, una Carta d’intenti comune da consegnare a Papa Francesco”, ha aggiunto Monsignor Raspanti.
“L’intento dell’Arcidiocesi è quello di preparare un’accoglienza che sia essa stessa un messaggio. La scelta del Convento di Santa Maria Novella quale sede dei lavori dei Vescovi, ad esempio, non è casuale: è stato infatti il primo insediamento dei Domenicani, come pure la cornice del Concilio di Firenze. Anche le realtà ecclesiali e religiose fiorentine saranno pienamente coinvolte, in particolare nella serata di giovedì quando sono previsti quattro appuntamenti diversi nelle principali Basiliche della città”, ha spiegato il Cardinale Betori.
“Con questo doppio appuntamento si completa il disegno lapiriano, sublimato dalla visita del Santo Padre. Sono grato alla Chiesa che è in Italia per aver scelto Firenze, al Presidente Mattarella e al Premier Draghi la cui presenza renderà ancora più memorabile la settimana fiorentina. Mai come oggi il Mediterraneo, che è culla delle nostre civiltà, viene raccontato attraverso le tragedie che vi si consumano: l’incontro dei Vescovi e dei Sindaci, che non ha precedenti, è invece un segno di speranza e di forza. Da qui partirà un appello molto forte all’Europa ad occuparsi del Mediterraneo”, ha evidenziato il Sindaco Dario Nardella.
L’Angelus di Papa Francesco nella Basilica di Santa Croce
La scelta della basilica di Santa Croce per la celebrazione e l’Angelus di Papa Francesco del prossimo 27 febbraio ha grande significato. Santa Croce è luogo di incontro e dialogo nel segno di Francesco d’Assisi e di Giorgio La Pira, di memoria condivisa e di apertura internazionale.
I sindaci delle capitali del mondo, chiamati a Firenze da Giorgio La Pira, si incontrarono in basilica il 4 ottobre 1955. Tre anni dopo il complesso monumentale accolse i Colloqui del Mediterraneo, convocati per la prima volta dal sindaco santo.
Santa Croce è stata spazio di incontri storici tra i successori di Pietro e Firenze. La sera di Natale del 1966, dal sagrato di Santa Croce, Paolo VI, da “amico e fratello” consolò i fiorentini colpiti dall’alluvione. E sempre sotto lo sguardo di Dante, Giovanni Paolo II, il 19 ottobre 1986, recitò l’Angelus insieme a migliaia di giovani che gremivano la piazza.
Incontri con la realtà ecclesiale e religiosa fiorentina
Nell’ambito dell’Incontro dei Vescovi “Mediterraneo frontiera di pace 2022”, la Chiesa fiorentina, impegnata per accogliere con tutta l’attenzione possibile i partecipanti, ha pensato di offrire delle occasioni per conoscere più da vicino non solo le bellezze generate dalla fede dei fiorentini, ma anche gli aspetti più significativi della storia recente e dell’oggi della realtà ecclesiale locale, attraverso le figure dei suoi protagonisti e delle opere culturali, ecumeniche, di accoglienza e dialogo, di carità.
Giovedì 24 febbraio alle 18.30 i partecipanti, divisi in gruppi, potranno prendere parte a cinque incontri che si svolgeranno in contemporanea. Il primo, dedicato alla visita del complesso della Cattedrale, sarà riservato ai Vescovi, mentre gli altri quattro, che si svolgeranno nelle principali basiliche della città, saranno aperti anche alla città e ai cittadini e vedranno come relatori i protagonisti più qualificati rispetto a ogni tema.