La Lega di Prato plaude alla dichiarazione del Prefetto di Prato Adriana Cogode, che nel corso dell’audizione al comitato parlamentare di controllo sull’accordo di Schengen, ha fatto sapere di aver condiviso con il Comitato ordine e sicurezza pubblica l’opportunità di richiedere al Ministero degli Interni il ritorno a Prato dei militari dell’esercito per una maggiore presenza di controllo sul territorio. Cogode ha detto che si riserverà di fare una nota al Ministero per chiedere il ritorno dell’Esercito, dopo che dal 2019, nell’ambito della revisione nazionale del progetto Strade Sicure, i militari hanno lasciato Prato.
“Ciò va nella direzione auspicata già da tempo, oggetto anche dell’incontro avuto tra il consigliere Curcio e il Prefetto e ribadita due giorni da in nella Commissione parlamentare Immigrazione dall’onorevole Eugenio Zoffili, parlamentare anch’egli della Lega” affermano dal Carroccio.
“Purtroppo la situazione è divenuta quasi insostenibile, per l’elevato numero di reati e non solo per quella cifra impressionante di 15mila clandestini – dichiara il segretario della Lega di Prato Marco Curcio – L’intervento del Prefetto Cogode è quanto mai opportuno e da un certo punto di vista sana alcune posizioni del sindaco Biffoni e del PD pratese che sembravano minimizzare il problema. Due anni e mezzo fa chiedevo il ritorno dei militari a Prato, l’ho ripetuto in altre sedi, in Consiglio comunale e anche al predecessore dell’attuale Prefetto: spero che la cosa si possa concretizzare prima che passi troppo altro tempo” conclude Curcio.
Una raccolta firme da parte di cittadini e sostenitori leghisti è già stata attivata proprio per chiedere il ritorno dei militari a Prato e proseguirà sabato, domenica e lunedì prossimo ai gazebo organizzati dalla Lega pratese in piazza del Comune, piazza Duomo e piazza del Mercato.