Pubblicata sul sito web del Comune di Prato la graduatoria definitiva per il contributo affitto 2021. Le domande presentate sono state 996 e ne sono state ammesse 815 (526 Fascia A e 289 Fascia B). Le domande ammesse in graduatoria sono distinte in due fasce (Fascia A e Fascia B) in base alle soglie ISE del proprio nucleo familiare. All’interno di ogni fascia le domande sono state ulteriormente collocate in ordine decrescente secondo la percentuale di incidenza del canone di locazione sull’ISE del nucleo familiare. I cittadini che hanno presentato domanda potranno verificare sulla graduatoria, anonima, la propria situazione attraverso il numero di domanda già in loro possesso.
Entro il 28 febbraio i cittadini ammessi in graduatoria dovranno presentare la documentazione del pagamento del canone di affitto all’Ufficio Protocollo del Comune in Piazza del Pesce n. 9, per i giorni e gli orari di apertura consultare il sito del Comune di Prato www.comune.prato.it oppure tramite pec all’indirizzo: comune.prato@postacert.toscana.it. Una volta stabilito l’ammontare spettante (in base a quanto effettivamente pagato e altri fattori, come per esempio se è stato percepito nel reddito di cittadinanza una quota affitto o altro), sarà determinato fin dove potrà essere scorsa la graduatoria, ossia fin dove le domande ammesse potranno essere finanziate.
Il Comune di Prato, negli anni precedenti alla situazione di pandemia, rendeva disponibili per questa misura di sostegno sociale circa 300 mila euro (risorse proprie e della Regione Toscana) che permettevano di finanziare circa 350 domande, in genere riuscendo a soddisfare almeno le domande in fascia A, ossia le situazioni più critiche. Nel 2021, per il contributo affitto relativo all’anno 2020, sono stati messi a disposizione 1.387.104,00 euro totali, che hanno permesso di finanziare per l’intero ammontare tutte le domande ammesse, sia della fascia A che della fascia B. Quest’anno, per il contributo affitto 2021, sono stati previsti i seguenti finanziamenti: disponibili 1.749.062,00 euro totali, dei quali 250 mila euro del Comune di Prato, 582.029,00 euro della Regione Toscana, 200 mila euro del Progetto Insieme e 714.033,97 euro quota parte di stanziamenti ministeriali a favore del Comune di Prato, destinati dalla Giunta Comunale al contributo affitto 2021. Il Progetto Insieme è un intervento straordinario, nato per volontà di Comune di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Associazione Spes Docet e Banca Intesa San Paolo, per supportare e aiutare le famiglie pratesi in questo particolare momento di pandemia. Il progetto ha messo a disposizione per il contributo affitto 2020 100 mila euro e per il contributo affitto 2021 200 mila euro e ha previsto risorse anche per lo scanso sfratto. Si auspica che grazie all’importo così elevato raggiunto, si possa finanziare gran parte delle domande presentate. Il loro pagamento, come ogni anno, avverrà presumibilmente nel mese di settembre, al termine dei controlli e dell’istruttoria finale della documentazione presentata.
“Il Comune di Prato ha stanziato molte risorse per sostenere le famiglie particolarmente vulnerabili in questo periodo di pandemia, aumentando le somme per il contributo affitto, per lo Scanso sfratto (attualmente il bando è attivo e molte sono le domande presentate), le risorse per i contributi economici per morosità incolpevole, bollette e altre spese legate a situazioni di particolare criticità economica, che sono erogati alle persone in carico ai servizi sociali – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani -. A questi interventi si sono affiancati la realizzazione di nuove alloggi disponibili ad affitti calmierati (72 nuovi alloggi nel 2021) e il bando ERP, che è in fase di istruttoria delle domande presentate. Oltre a circa 600 alloggi di emergenza alloggiativa, per i nuclei familiari in particolare stato di necessità, assegnati per brevi periodi di tempo. Inoltre sono state realizzate nel 2020 e 2021 tre nuove strutture comunitarie di accoglienza: per donne e minori, per uomini soli, per donne o uomini soli, ossia comunità diurne, notturne o appartamenti in condivisione per garantire alloggio e tutela, percorsi di autonomia e supporto alla ricerca di lavoro, per le persone senza dimora. Questo attraverso la cooperazione sociale, individuata in seguito a gare pubbliche”, ha concluso l’assessore Biancalani.
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