16 Dicembre 2021

Ampliamento del suolo pubblico per bar e ristoranti, arriva la proroga fino al 31 dicembre 2022

Il provvedimento è stato approvato nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale


E’ stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 l’ampliamento del suolo pubblico concesso per tavolini, sedie ed ombrelloni all’esterno di bar e ristoranti, portando la distanza da 60 a 90 metri dall’esercizio in centro storico e da 60 a 120 in tutte le altre aree, senza bisogno di rinnovare le richieste. Resta ferma la concessione gratuita temporanea. Il provvedimento, illustrato dall’assessore alle Attività Produttive e Bilancio Benedetta Squittieri, è stato approvato oggi dal Consiglio comunale con 23 voti favorevoli (la maggioranza di centrosinistra più Marilena Garnier e il Movimento 5 Stelle) e 9 astenuti.

Visto anche il perdurare dell’emergenza epidemiologica, la proroga dà continuità  alla disciplina straordinaria decisa nella primavera 2020 al termine del lockdown che ha consentito l’ampliamento delle occupazioni di suolo pubblico da parte degli esercizi di somministrazione, in scadenza il prossimo 31 dicembre. La misura si inserisce in un contesto più ampio: alla luce del riscontro positivo dato dalla disciplina transitoria, l’ammnistrazione ha deciso di rivedere il Regolamento per l’occupazione suolo pubblico mediante strutture esterne per il ristoro all’aperto (dehor), approvato nel 2012, quindi 10 anni fa, in modo da adeguarlo ad una città che nel frattempo è cambiata insieme alle abitudini dei cittadini: “La proroga si inserisce nel percorso di revisione del Regolamento sui dehors e l’occupazione del suolo pubblico che era uno dei punti di confronto e lavoro del tavolo #Noicheilcentro, avviato dal Comune insieme ad associazioni di categoria di commercianti e artigiani, associazioni e consorzi del centro storico – ha detto l’assessore Squittieri – Gli obiettivi sono sostenere esercizi ed imprese  ma anche lavorare ad un vero equilibrio tra i diversi interessi in campo sulla disciplina dell’occupazione del suolo pubblico, quindi quelli degli esercizi pubblici, ma anche quelli dei residenti e degli avventori”.