16 Dicembre 2021

Torna a nuova vita l’abito di Isabella d’Aragona

Gli artigiani pratesi pronti a collaborare con il mondo del cinema


Gli artigiani tessili pratesi sono pronti a collaborare con il mondo del cinema per realizzare i costumi di film e fiction. Un primo progetto sperimentale è quello che ha visto coinvolti Manifatture Digitali Cinema, Confartigianato Imprese Prato e Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli nella riproduzione in maniera fedele e filologicamente corretta di un abito rinascimentale di alta sartoria appartenuto alla duchessa Isabella D’Aragona.

L’idea è nata nel corso del Master La Stoffa dei Sogni che si è svolto a Manifatture Digitali Cinema nel 2020, focalizzato sull’abito rinascimentale. In quell’occasione, la storica del Tessuto e del Costume Roberta Orsi Landini aveva proposto di rifare l’abito della duchessa Isabella d’Aragona, deceduta nel 1524 e tumulata nelle arche conservate nella sacrestia della chiesa di S. Domenico Maggiore a Napoli. Al Master è così iniziato il lavoro di ricerca e riproduzione dello storico abito. Thessy Schoenholzer Nichols, esperta di sartoria antica, ha realizzato il cartamodello, i partecipanti al Master hanno ricavato il disegno da riprodurre e fatto il taglio, mentre Gabriella Fabozzi, sarta esperta di MDC, dopo l’interruzione a causa della pandemia, ha portato a termine la confezione nel settembre 2021.

La ditta tessile F.lli Poli di Prato, individuata da Confartigianato Imprese Prato, ha risolto i problemi che la riproduzione dell’abito presentava in quanto a tessuto e resa visiva.

Il risultato è sorprendente: l’abito in damasco bianco di Isabella, tornato a nuova vita è attualmente esposto accanto a quello originale, nella chiesa di San Domenico a Napoli, mentre nella sede pratese di Manifatture Digitali Cinema è esposta una seconda riproduzione.

 

“Un’opportunità che speriamo di poter riproporre. Abbiamo evidenziato la grande capacità del saper fare del nostro mondo artigiano, del nostro distretto – ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Prato Luca Giusti -. Abbiamo dimostrato la capacità di realizzare tutto quello che è stato il saper fare degli anni passati, dei secoli passati, riprodotto in chiave moderna, con le strutture e le capacità attuali. Ritroviamo oggi quella che era la realtà di qualche secolo fa, questo è qualcosa di unico e eccezionale. Un’apertura dunque per nuovi mercati, a dimostrazione che il settore tessile, ma soprattutto il nostro distretto tessile, non ha limiti negli spazi e nel tempo, riproducendo ciò che era impensabile”.