Il Comune non torna indietro sul progetto di via Pistoiese. La zona 30 e il maxi-marciapiede ciclopedonale si faranno nonostante le proteste di residenti e commercianti per la perdita di parcheggi e la presentazione di due distinte petizioni che contestano il progetto di riqualificazione al Macrolotto Zero. Per cercare una mediazione con chi abita o lavora nel quartiere, il Comune ha presentato un piano di riorganizzazione della sosta e della mobilità. Da un lato l’idea è di recuperare 60 parcheggi nelle strade limitrofe a via Pistoiese: 13 in via Marini, 11 in via Damiano Chiesa e 36 in via Bonicoli messa a senso unico in direzione via Colombo. Dall’altro si vuole suddividere la sosta fra carico e scarico, residenti e strisce blu.
Il progetto è di instaurare un meccanismo ad alta rotazione dei parcheggi. In che modo? Installando dei sensori intelligenti nell’asfalto capaci di avvisare in tempo reale se ci sono posteggi liberi attraverso cartelli informativi, di dare indicazioni ai tecnici del Comune sul tempo medio di sosta per ogni stallo, e di avvisare i vigili urbani o il personale di Consiag Servizi della presenza di qualche violazione. La sperimentazione è già avvenuta in alcune città del nord Italia e secondo il Comune potrebbe rappresentare una soluzione da estendere in futuro anche in altre zone della città.
Immancabili le polemiche politiche. Perché se da un lato l’assessore Valerio Barberis ha ribadito che dagli studi del Cnr via Pistoiese risulta una delle isole di calore più impattanti a livello di inquinamento della città, dall’altro l’opposizione non ha risparmiato critiche a un progetto che lascia scettici i commercianti italo-cinesi. Daniele Spada, capogruppo della Lega, parla di “ennesimo scempio da fermare”, mentre Claudio Belgiorno di Fratelli d’Italia invita ad ascoltare “i firmatari della petizione e di evitare un nuovo scontro con residenti e commercianti”.
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