25 Novembre 2021

I 43 studenti del Livi dal doppio diploma di Stato: italiano e francese

Premiati in Provincia i ragazzi che hanno conseguito lo speciale titolo di studi nell'ambito del progetto Esabac


Sono 43 i ragazzi del progetto Esabac premiati nella sala consiliare dal presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli. I ragazzi delle due « 5Cl », diplomati nel 2019 e nel 2020, hanno frequentato il corso del liceo “Livi” che prevede, ogni settimana, due ore di Storia e quattro di Lingua e Letteratura in lingua francese. Al termine del percorso, con un un unico esame, è stato rilasciato loro un doppio diploma di Stato: Baccalauréat francese e Maturità italiana.

L’obiettivo dell’accordo Italia-Francia è rafforzare l’insegnamento delle lingue straniere e dare nuovo impulso ai processi di mobilità e integrazione degli studenti, anche per favorire l’inserimento oltralpe dei futuri lavoratori. Molti dei ragazzi premiati, infatti, stanno proseguendo il percorso di studi all’estero e rafforzando l’apprendimento delle lingue con gli studi universitari.

Quasi trecento licei italiani propongono agli studenti questo percorso di eccellenza, che riguarda complessivamente ventimila studenti di cui “oltre duecentonovanta solo a Prato, a conferma della grande vocazione della città per l’internazionalità e l’apertura”, ha detto il presidente della Provincia Francesco Puggelli.

Le relazioni tra i due paesi transalpini nel settore dell’economia, della cultura e del turismo sono da sempre molto intense, con circa ottanta miliardi di euro di scambi commerciali solo nel 2019. “Il diploma Esabac – ha aggiunto Puggelli – è un vero e proprio trampolino verso il futuro: per un giovane pratese conoscere la lingua e la cultura francese è una prospettiva professionale sempre più interessante”.
Alla cerimonia, che si è aperta con l’inno nazionale dei rispettivi Paesi seguito poi dall’inno europeo, ha preso parte la dirigente scolastica del liceo “Livi”, Maria Grazia Ciambellotti, la referente regionale per l’Esabac prof.ssa Cecchi e la dott.ssa Marini dell’Ufficio scolastico regionale.