25 Novembre 2021

Omicidio Comeana, un uomo fermato dai carabinieri

Il fermato è stato interrogato per sette ore nel corso della notte: caccia al secondo uomo


Un uomo di 39 anni è stato fermato dai carabinieri per l’omicidio di Gianni Avvisato (nella foto), il 38enne ucciso ieri pomeriggio con un colpo di pistola a bruciapelo sulla soglia della sua abitazione a Comeana. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Petrocchi, sono partite dalle testimonianze dei vicini che hanno visto allontanarsi, prima a piedi e poi a bordo di un’auto, due uomini. Nella serata, dopo i primi accertamenti su telecamere di videosorveglianza, tabulati telefonici e dopo aver raccolto alcune testimonianze, è giunta la prima svolta nelle indagini con il fermo di indiziato di delitto di un uomo, un italiano di 39 anni, conoscente della vittima, che è stato portato in caserma e interrogato, assistito dagli avvocati Alfano, Nistri e Pistollato.
Nelle sette ore di interrogatorio, conclusosi stamani all’alba, il fermato che ha piccoli precedenti per droga, ha ammesso di essere stato presente a Comeana in occasione del delitto, addebitando però la responsabilità dell’omicidio all’uomo che era con lui, tuttora ricercato dai carabinieri.

Il delitto sarebbe scoppiato al culmine di un litigio, per cause ancora da accertare. I vicini, dopo aver sentito le urla e un colpo di pistola, hanno visto due persone allontanarsi a bordo di un’auto rossa, di proprietà del fermato. I carabinieri, grazie alle immagini di videosorveglianza della zona, sono risaliti al conducente, rintracciato nella propria abitazione poche ore dopo i fatti. A confermare la sua presenza sul luogo del delitto, ci sarebbero anche le celle agganciate dal suo telefonino, che ha ricevuto una chiamata nei concitati momenti successivi all’assassinio.

Avvisato, che negli anni scorsi ha gestito una palestra a Poggio a Caiano, aveva la passione del culturismo e negli ultimi tempi lavorava in alcuni locali come addetto alla sicurezza o barman. Residente a Firenze, si era trasferito nell’abitazione di Comeana da pochi mesi. Ieri pomeriggio, poco dopo le 15 i vicini hanno sentito le urla di un litigio nel piazzale esterno dell’abitazione e poco dopo un colpo di pistola. A soccorrere per primi Gianni Avvisato sono stati due fratelli, che abitano nelle case vicine. “L’ho trovato in ginocchioni per terra e mi ha detto più volte: ‘Mi hanno sparato, non respiro, mi hanno sparato’. – ha riferito uno dei due soccorritori, che hanno notato dei segni nel volto della vittima compatibili con una colluttazione pregressa.
Sul corpo della vittima sarà effettuata l’autopsia. Ad uccidere il 38enne – con ogni probabilità – è stato un unico colpo di pistola calibro 9, che gli ha reciso l’arteria femorale, provocando un’emorragia interna rivelatasi fatale.