19 Novembre 2021

Lockdown in Austria, Biffoni: “Prima di chiusure generalizzate, limitare la socialità dei non vaccinati”

"La quasi totalità dei ricoverati in terapia intensiva è non vaccinato. Dobbiamo tenerne conto" ha aggiunto il sindaco


Dopo la presa di posizione dei giorni scorsi del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, anche il sindaco di Prato e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni si dice favorevole all’introduzione di restrizioni selettive nei confronti dei non vaccinati Covid per evitare nuove limitazioni generalizzate alla vita sociale e all’economia. Biffoni ha pubblicato su facebook un messaggio, ispirato alle restrizioni introdotte in Austria.

Questa la sua presa di posizione: “Ho appena letto che da lunedì in Austria (non su Marte, in Austria…) inizierà un nuovo lockdown: studenti in dad, chiusi i ristoranti, annullati gli eventuali culturali, limitazioni per tutti, vaccinati e non (e da febbraio, vaccino obbligatorio).
Ecco, questo è il peggior incubo che possa immaginare. Non sono un medico, mi fido della scienza e dei dottori e quindi attendo le loro indicazioni, ma da Sindaco di una comunità fortemente responsabile, con un tasso di cittadini vaccinati oltre il 90%, mi viene da fare un sillogismo facile facile, che rimetto alla valutazione degli esperti: la percentuale dei letti di terapia intensiva è uno dei parametri che portano alla chiusura e siccome è un dato di fatto che la quasi totalità dei ricoverati in terapia intensiva è non vaccinato, prima di chiusure generalizzate che minano l’istruzione, il lavoro, la cultura, lo sport, la socialità e gli affetti, l’equità sociale, credo che sia giusto che prioritariamente si limiti la socialità dei non vaccinati. Nel rispetto di chi, certo non a cuor leggero, ha deciso di fare un gesto di responsabilità per sé stesso, per le persone intorno e per il bene comune.
Poi come sempre, ci adegueremo alle indicazioni che la scienza ci dirà: ma intanto secondo me, è così”.