È già in corso l’intervento urgente di taglio fitosanitario che l’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio ha messo a punto e sta curando sul patrimonio boschivo regionale nella Riserva naturale Acquerino Cantagallo. L’operazione riguarda oltre otto ettari di territorio ed è già stato pianificato un vasto intervento di rimboschimento per la prossima primavera.
“I lavori di taglio fitosanitario del bosco di conifere sono già iniziati da alcuni giorni attorno al famoso Faggione di Luogomano, nell’area interessata dall’attacco di un insetto parassita, denominato “bostrico”, il nome scientifico è Ips typographus, che ha portato impietosamente alla morte migliaia di ettari di abete rosso in diversi Paesi del nord Europa per raggiungere prima le Alpi italiane e poi l’Appennino centro settentrionale”, spiega Luca Maccelli, agronomo e responsabile dell’Area Forestazione dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio.
L’intervento ha assunto carattere di estrema urgenza, tanto è vero che nella appena trascorsa stagione estiva, favorito dalla siccità, questo terribile parassita ha portato alla morte diversi ettari di bosco. Il taglio interessa la località Vitetta/il Faggione, la ditta esecutrice dei lavori è la Massoni PEM, individuata dall’Unione sulla base di procedura di evidenza pubblica.
“Il taglio delle piante colpite dal parassita non è assolutamente dettato da finalità economiche, bensì da evidenti esigenze fitosanitarie, essendo questo l’unico mezzo possibile per cercare di ridurre la diffusione del parassita che, se non debitamente e tempestivamente contrastato, porterebbe a morte certa tutti i boschi di abete rosso presenti nell’area e metterebbe fortemente a rischio quelli di altre conifere, con un danno ambientale gravissimo”, sottolinea ancora Luca Maccelli, che opera su delega della Regione Toscana. “Tutto l’intervento inoltre viene effettuato con la consulenza tecnico scientifica del professor Orazio la Marca, già professore ordinario di Dendrometria dell’Università degli studi di Firenze. Nella prossima primavera – assicura Maccelli – sull’intera area interessata dal taglio si provvederà al rimboschimento. Saranno utilizzate conifere e latifoglie resilienti a questo parassita – mette in evidenza – in modo da ricreare un bosco con maggiore biodiversità rispetto all’attuale, in grado quindi di ricostituire le condizioni paesaggistiche ante attacco del bostrico e sopportare meglio eventuali nuove fitopatie”.
L’Unione dei Comuni, intanto, sta provvedendo a informare i frequentatori della zona di cosa sta accadendo. Una serie di cartelli sono stati affissi sia dalla parte della Cascina che nella zona del Faggione e sui principali sentieri CAI che attraversano l’area oggetto dell’intervento.