20 Agosto 2021

Liceo Livi, la lettera accorata di una mamma a Comune e Provincia: “Trovate spazi adeguati per gli studenti”


Dopo la notizia che nuovi spazi per una popolazione che risulta in continua crescita al Liceo Livi sono stati trovati presso la scuola paritaria Ars Genius a Le Badie, la mamma di uno studente del Liceo di via Marini ha preso carta e penna e ha scritto a Comune e Provincia. Il genitore, che ha un figlio in una classe terza, è rappresentante dei genitori e rivolge un appello accorato ai due enti affinché “collaborino per risolvere in maniera più degna e funzionale la carenza di aule, offrire spazi adeguati” a quegli studenti che – scrive la mamma – “hanno diritto a frequentare una scuola accogliente, con tutto quanto necessario per la didattica”. Nella lettera c’è il rammarico per la necessità di dare un nuovo utilizzo, nella sede centrale di via Marini, a quelli che un tempo erano spazi per l’aggregazione (bar e spazio riunioni e colloqui) e per quell’opzione prospettata dalla dirigente Ciambellotti di allestire aule all’IC Marco Polo, scartata dalla provincia a favore dell’Ars Genius.

Qui di seguito il testo integrale della lettera, inviato alla nostra redazione:

Preg.mo Presidente della Provincia Francesco Puggelli, Preg.mo Sindaco del Comune di Prato Matteo Biffoni,
sono la mamma di Marco G., che il prossimo anno frequenterà la classe terza al Liceo Scientifico C. Livi nonché rappresentante di classe dei genitori, e di Marta G., che si è diplomata due anni or sono nello stesso Liceo.
Ebbene, già nei primi anni di frequenza di mia figlia, al Liceo Livi gli studenti iscritti andavano progressivamente aumentando, grazie anche all’ampliamento dell’offerta formativa con l’attivazione di nuovi indirizzi, così che quando le aule disponibili cominciarono a mancare, il Preside di allora, Prof. Pierucci, fu costretto a trasformare in aule per le lezioni, gli altri spazi a diposizione utilizzati per: laboratori linguistici, di fisica, di scienze, e poi la biblioteca, la stanza per il ricevimento dei genitori, etc.
Due anni fa, quando mio figlio Marco ha iniziato la classe prima, non essendo più possibile ricavare altre aule dagli spazi interni dell’edificio in Via Marini, è stata assegnata come succursale, il “Rodarino”, provvisoria costruzione in Via Galcianese, con tutti i possibili disagi che ne sono derivati ad alunni e docenti, vista la distanza dalla sede principale (dove anche i ragazzi devono recarsi per svolgere in palestra le lezioni di scienze motorie ….). Senza considerare tutte le problematiche causate dall’emergenza COVID che nel mentre aveva imposto altri obblighi; distanza da mantenere nelle classi fra i banchi, orari diversi per le entrate e le uscite, trasporti urbani difficilmente in sicurezza….
Come se tutto ciò non fosse già difficile da gestire per la Dirigente Scolastica Prof.ssa Ciambellotti, per il corpo docenti e i collaboratori scolastici, per gli alunni e le famiglie, in questi giorni ho appreso dai media che per far fronte ad altre aule mancanti per l’ormai prossimo anno scolastico, viene proposta dalla Provincia una TERZA SEDE IN VIA DELLE FONTI zona LE BADIE, in una porzione di un’immobile in cui avrà sede la scuola paritaria, materna ed elementare gestita dall’Associazione culturale italo-cinese ARS GENIUS. E addirittura, poiché nonostante tutti i tagli degli spazi nell’edificio in Via Marini, comunque mancherebbe ancora un’aula, sarà definitivamente tolto il Bar e lo spazio relativo per i ragazzi durante le ricreazioni che, tra l’altro veniva già usato negli ultimi anni per il ricevimento dei genitori.
Ma quale algoritmo (che vanno tanto di moda..) riuscirà a programmare un orario scolastico che consenta ai Prof di spostarsi da una parte all’altra di Prato per raggiungere, puntuali per le lezioni, le varie sedi ?
Mi chiedo, con quale criterio saranno distribuite le varie classi nelle diverse locazioni ?
E su che base saranno assegnati i Prof alle varie classi dislocate qua e là ?
Preg.mo Prof Puggelli, lo scorso 7 marzo le avevo inviato un messaggio che forse non ha neanche letto (o comunque se lo ha letto, non mi ha risposto…); poiché già allora i giornali locali e i media parlarono di fondi stanziati dal MIUR per la provincia di Prato per lavori di ristrutturazioni e nuove costruzioni di edifici scolastici, e come oggi si indicavano come destinatari l’Istituto Copernico e altri istituti, io le scrissi che forse era giunta l’ora di pensare anche al Liceo Livi…. le dicevo che “TUTTI gli studenti hanno DIRITTO a frequentare UNA scuola accogliente, con tutto quanto necessario per la didattica e dove condividere spazi comuni con gli altri ragazzi e ragazze, anche quelli più grandi e più piccoli; e non mi risponda che la scuola non la fanno le “mura”, ma gli insegnanti; lo so benissimo questo, per esperienza personale: i Prof del Liceo Livi e la Dirigente Ciambellotti hanno tutta la mia stima, mi creda, e meno male che ci sono loro!
Le avevo anche scritto: “ho partecipato a vari eventi, in cui lei ha sempre sostenuto che gli studenti di oggi sono il nostro futuro e che per questo vanno sostenuti, incoraggiati, premiati; condivido pienamente!”. Allora, anche per questi ragazzi che sono i nostri studenti di oggi, dobbiamo trovare una differente soluzione! Perché, ad esempio, non è stata presa in considerazione la proposta della nostra Dirigente Ciambellotti relativamente all’ospitalità all’interno dell’Istituto Comprensivo Marco Polo?
So bene che esistono precise e ben distinte competenze fra Provincia e Comune; ma, e a questo punto mi rivolgo anche al Sindaco Matteo Biffoni, in questi casi di estrema necessità, le due istituzioni non potrebbero mettere da parte i loro specifici ruoli e collaborare per risolvere in maniera più degna e funzionale, questa carenza di aule? Non può anche il Comune cercare od offrire spazi propri adeguati?
Oltretutto, la cosa che fa rabbia, è che questo problema non è assolutamente nuovo, né sconosciuto alla Provincia, si sta ripetendo ormai da anni, come ho detto all’inizio, di questa lettera, eppure, ad oggi, non siamo riusciti a trovare una soluzione che non sia provvisoria e frammentata.
Vista questa pluralità di sedi, ho paura che dal prossimo anno le iscrizioni al Liceo Livi – Brunelleschi (già…. altra analoga problematica situazione….) andranno a diminuire; i genitori ci penseranno bene prima di iscrivervi il proprio figlio senza sapere dove materialmente frequenterà le lezioni….
Preg.mo Presidente e Preg.mo Sindaco, siete genitori anche voi: non ditemi che, allo stato attuale, non fareste di tutto per far cambiare idea ai vostri figli qualora vi dicessero di volersi iscrivere al Liceo Scientifico Livi dove è presente anche l’indirizzo biomedico.
Continuo a sperare che si possa risolvere al meglio questo problema prima del prossimo 15 settembre….
Buon lavoro,
Angela G.