Gravi disagi per le imprese dell’impiantistica e dell’edilizia della nostra Regione, con aumento dei costi e dei rischi, a causa del caos traffico che da oltre un mese pesa sui principali nodi viari della Toscana, come la Fi-Pi-Li, l’A1 e l’A11. E’ quanto denunciano Roberto Laucci, presidente della federazione regionale impiantisti di Confartigianato Toscana e imprenditore a Firenze nel settore della termoidraulica, e Stefano Crestini, presidente della federazione regionale delle imprese dell’edilizia di Confartigianato Toscana e imprenditore a Prato nel settore dell’edilizia.
“Le aziende che realizzano impianti nelle abitazioni, grazie alle agevolazioni fiscali legate alle ristrutturazioni edilizie, come il superbonus 110%, hanno adesso molto lavoro – spiega Laucci in una nota -, ma purtroppo non riescono a portarli avanti a causa della situazione. Spesso arrivano nei luoghi di intervento con grande ritardo. La durata dei lavori negli impianti delle abitazioni quindi aumenta, con gravi disagi per le persone che certo non possono utilizzarle. I costi per le imprese aumentano perché per finire un intervento servono più ore di lavoro e di viaggio”. Per Crestini, “si tratta di una situazione gravissima, i mezzi delle nostre aziende non riescono a raggiungere i cantieri e restano incolonnati per ore sotto il sole. Per chi svolge lavori pesanti vivere questa condizione di disagio fa crescere il rischio di infortuni. Per concludere i lavori serve più tempo, ci sono difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e i costi per le aziende quindi aumentano in modo incontrollato erodendo gli utili d’impresa calcolati per tempi congrui di esecuzione dei lavori”.