22 Maggio 2021

“Non siamo il distretto dell’illegalità”. Sindaco e Confindustria inviano delle email di protesta dopo il servizio di Piazza Pulita


È una vera e propria levata di scudi quella che si sta muovendo in queste ore contro la trasmissione di LA7 Piazza Pulita che nella puntata di giovedì scorso ha mandato in onda un servizio nel quale si parla di sfruttamento degli operai stranieri nel distretto tessile pratese.
Il sindaco Matteo Biffoni e Confindustria Toscana Nord hanno inviato delle email di protesta al conduttore Corrado Formigli.
Di “messaggio falso” sulla realtà produttiva di Prato parla Matteo Biffoni, che si dice piuttosto arrabbiato per l’immagine distorta e non corrispondente alla verità messa in luce dalla trasmissione di LA7. Per il sindaco il servizio andato in onda è stato ingiusto perché “ha messo sullo stesso piano tutte le aziende del distretto”, come se in tutte si praticasse lo sfruttamento nei confronti degli operai. Biffoni non nega ci siano “sacche di illegalità”, ma allo stesso tempo, afferma: “stiamo lavorando con procura e Regione per combattere l’illegalità in tutte le sue forme”. Nella email Biffoni invita il conduttore Corrado Formigli “a venire a Prato e vedere come lavorano le oltre 5000 aziende del distretto, a parlare con gli imprenditori di questo territorio che per la stragrande maggioranza rispettano le regole, pagano le tasse, generano ricchezza e posti di lavoro e hanno reso Prato la città in cui migliaia di persone hanno avuto l’opportunità di crearsi una vita”.

Confindustria Toscana Nord ha chiesto formalmente all’emittente una rettifica e ha preannunciato possibili azioni legali a tutela dell’onorabilità del sistema economico pratese. “Siamo nel mirino, dobbiamo esserne consapevoli – dichiara il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini –. La storia recente del nostro distretto è costellata di crisi reputazionali dovute a frange più o meno estese di imprese che operano, talvolta anche sistematicamente, nell’illegalità. Di questo l’Unione industriale pratese prima, Confindustria Toscana Nord poi, è sempre stata consapevole e, a differenza di altri soggetti, non ha mai negato questa realtà ma viceversa ha bussato e bussa a tutte le porte perché queste degenerazioni siano arginate”.

Sulla questione interviene anche la politica. Aldo Milone, responsabile del Dipartimento regionale sicurezza e immigrazione di Forza Italia, si dice d’accordo nel rispondere alla trasmissione Piazza Pulita, “che sicuramente ha generalizzato per quanto riguarda l’accusa rivolta al distretto pratese circa lo sfruttamento di operai. Però non bisogna neanche nascondersi dietro un dito e far finta che a Prato non esiste questo fenomeno. Bisogna assolutamente dire quali aziende praticano questo sfruttamento. Ovvero le aziende cinesi, e non da ora, ma da anni. Solo in questo modo si diventa credibili”.

Silvia La Vita, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, polemizza con il sindaco che, a suo dire, dovrebbe inviare “una mail al Ministero del Lavoro, tra l’altro in quota PD, ed esiga con forza che sia avviato un tavolo di confronto sulle problematiche specifiche del distretto produttivo pratese”. Questo perché “chiunque viva in questa città e non abbia interessi privati da difendere, sa benissimo che la situazione è grave ormai da tempo e che illegalità e sfruttamento non sono casi marginali”.

Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia, si dice sorpreso della reazione del sindaco Biffoni: “che dovrebbe indignarsi molto di più di fronte agli illeciti nel distretto con lo stesso vigore con cui respinge i contenuti dell’approfondimento televisivo”. La Pietra afferma inoltre di aver “cercato più volte di evidenziare la presenza di illegalità nel sistema produttivo e più volte abbiamo denunciato la presenza di un fenomeno criminale come la mafia cinese ma siamo sempre stati tacciati di allarmismo e di razzismo”.

“Non si può fare di tutta l’erba un fascio; la nostra città è afflitta da un grande problema che si chiama ‘sistema Prato’, un sistema di cui non andiamo orgogliosi ma che esiste e porta la quasi totalità dei problemi di sfruttamento, lavoro nero e criminalità. Ma l’altra faccia della stessa medaglia ci fa vedere un distretto tessile invidiato nel mondo, sinonimo di produttività”, afferma Patrizia Ovattoni, consigliera comunale della Lega Nord.