14 Maggio 2021

Scuola, i sindacati: “Organici insufficienti. Il prossimo anno si aggraverà la situazione delle superiori”


“Organici insufficienti per le scuole pratesi”. A dirlo sono i sindacati della scuola, che in una nota congiunta dicono “Neanche il più drammatico anno scolastico della storia recente del nostro paese ha spinto i politici a rivedere le proprie scelte in materia di personale scolastico. Il numero degli studenti del territorio è in costante crescita e non abbiamo copertura del fabbisogno di docenti, benché si cominci ad assistere ad un calo della leva scolastica nel primo ciclo. L’organico di diritto assegnato agli istituti della Provincia di Prato non è sufficiente e non compensa il disastro fatto alcuni anni fa dove a fronte di un aumento di alunni per un errore tecnico si erano persi 100 posti in particolare nelle scuole superiori”.

“Va dato atto all’ufficio scolastico provinciale – prosegue la nota – di avere accolto una parte delle richieste giunte dalle scuole e dalle organizzazioni sindacali, in particolare quella di tenere conto del gran numero di alunni che in questo anno scolastico hanno fatto ricorso all’istruzione parentale o sono rimasti nei loro paesi di origine, e che presumibilmente rientreranno a settembre. Tuttavia non è stata accolta la richiesta di avere un vero organico potenziato. L’Ufficio Provinciale è costretto, infatti, ad utilizzare l’organico “potenziato” (che dovrebbe servire a migliorare la qualità dell’insegnamento) per coprire le ore di cattedra e anche le ore eccedenti. Nelle scuole superiori, per rientrare nei limiti c’è la certezza che saranno costituite cattedre con orario superiore a quello contrattuale e il rischio concreto che vengano addirittura azzerati i corsi serali. L’ufficio Scolastico Regionale avrebbe dovuto in situazione di pandemia chiedere al Ministero di assegnare più docenti e più personale Ata alla Provincia di Prato in ragione della peculiarità di un territorio con più alto processo migratorio: Prato è la prima provincia per percentuale di alunni stranieri nelle scuole che determina una dispersione scolastica tra le più alte della Toscana. Sarebbe stato il momento giusto per avviare un’importante operazione di rifinanziamento del sistema scuola, con la riduzione delle famose classi-pollaio”.

In merito all’organico Ata, è spiegato nella nota, “non sarà certo sufficiente a permettere di mantenere il distanziamento, il monitoraggio sugli ingressi scaglionati e tutti gli altri compiti”.

Da qui la richiesta all’Ufficio Scolastico Regionale di “chiedere e ottenere dal Ministero ulteriore organico avviando così un percorso che porti, una volta per tutte, a restituire alla scuola ciò che le è stato sottratto in anni e anni di depauperamento”.