“Stop al coprifuoco, basta rimandare. Le voci che anticipano un possibile slittamento dell’orario alle 23 dalla prossima settimana non sono una soluzione per nessuno”. E’ la richiesta di Confcommercio a seguito delle anticipazioni sulle prossime possibili decisioni del Governo in merito al dibattuto tema del coprifuoco in vigore ormai dallo scorso ottobre.
“Abbiamo bisogno di risposte concrete, non di piccoli ‘sconti’ che certo non servono ad aprire le porte alla ripartenza” scrive ancora Confcommercio in una nota, affermando che “la misura de coprifuoco è uno dei più gravi danni impartito dall’alto all’economia del nostro Paese, soprattutto alle porte della stagione estiva. Basta pensare ai tanti esercizi di somministrazione che devono fermare il servizio proprio nell’orario di punta, mentre le giornate si allungano e i cittadini sono soliti uscire di casa più tardi. Oppure ai cinema, ai teatri che sono costretti ad anticipare gli orari delle programmazioni, perdendo gran parte dei clienti che escono tardi da lavoro”.
A preoccupare è anche la filiera del turismo, “messa in ginocchio dalla mancanza di certezze e di un vero programma di riapertura. Quale viaggiatore sceglierebbe il nostro Paese senza sapere cosa troverà? Senza sapere se potrà godersi una cena fuori, visitare il territorio, scoprire le sue attività senza limiti orari? – prosegue Confcommercio – Per i turisti stranieri giugno è sempre stato uno dei mesi preferiti per scoprire il nostro territorio ma oggi, senza alcuna garanzia, le prenotazioni scarseggiano. E lo fanno anche quelle degli stessi italiani che si orientano su mete fuori dai confini nazionali dove sanno cosa potranno trovare. Ormai è chiaro a tutti, la diffusione del virus non segue un calendario di date e orari. Non accelera la propria corsa dalle 23 o da mezzanotte. Se il timore è quello che si vengano a creare situazioni di assembramento, è necessario gestire bene il sistema di controlli. Non è certo tenendo ancora blindate città e imprese che si risolve il problema anzi, se ne sommano altri: la sempre più profonda crisi economica e il mancato slancio verso una ripartenza”.
Chiara dunque la richiesta dell’associazione di categoria: “è il momento di fare un vero passo avanti, senza incertezze. Togliere il coprifuoco è indispensabile se vogliamo davvero garantirci un futuro”.