6 Maggio 2021

Dipinti della Galleria Alberti: l’ex Popolare di Vicenza fa appello contro la sentenza del Tar per riottenere le opere


Non si placa la lotta a colpi di carte bollate per i capolavori della Galleria Alberti: la Liquidazione Coatta Amministrativa della Banca Popolare di Vicenza ha notificato al Comune di Prato l’atto di appello contro la sentenza del Tar Toscana, che come è noto ha dichiarato la sussistenza del vincolo tra il Palazzo degli Alberti e l’omonima Galleria, in pratica stabilendo che i dipinti debbano rimanere a Prato. Il tentativo è quello di riportare a Vicenza i capolavori di Bellini, Lippi e Caravaggio, passati nella proprietà della liquidazione coatta, e di venderli al miglior offerente.

“L’ex BPVi non si arrende di fronte all’evidenza” – commenta l’assessore alla Cultura Simone Mangani – “soltanto pochi giorni fa il Giornale di Vicenza si soffermava sulle decisioni, ad oggi univoche, degli enti preposti alla tutela, tanto in Toscana quanto in Veneto, decisioni che confermano quello che la città di Prato ha sempre sostenuto, ovvero che la Galleria è inscindibile dal Palazzo degli Alberti. Storici dell’arte e professionisti di altissimo profilo, da Isabella Lapi a Diana Toccafondi, hanno dimostrato la natura e la consistenza di tale vincolo. Il Comune di Prato ha sempre difeso l’esistenza del vincolo, in ogni sede, con l’aiuto del suo staff legale e farà altrettanto in questa occasione”.

Dopo la notifica dell’appello, l’ex BP VIcenza dovrebbe iscrivere la causa a ruolo davanti al Consiglio di Stato, che avrà l’ultima parola sulla questione. “Siamo sicuri che anche in questo caso gli Amici dei Musei, instancabili e fondamentali partner di questa lunga battaglia, vorranno costituirsi in giudizio a sostegno delle ragioni del Comune di Prato ed a sostegno delle ragioni della Soprintendenza ai beni artistici, che da sempre ha sostenuto la città in questa vicenda” .

“Continueremo a combattere a fianco della città per difendere la Collezione di Palazzo Alberti” ha commentato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Franco Bini “Quelle opere sono stata acquistate per i pratesi e rappresentano un pezzo dell’identità del territorio. È indiscutibile il loro legame con il territorio e la comunità locale per questo continueremo a sostenere la battaglia che ha visto impegnata l’intera città a partire dall’Associazione amici dei musei”.

Per difendere l’appartenenza della Galleria alla Città di Prato, nella vertenza con BPVI, la Fondazione Cassa si è unita al ministero dei Beni culturali, al Comune, e all’Associazione Amici dei Musei richiedendo il riconoscimento del vincolo di territorialità e di indivisibilità della collezione.