22 Aprile 2021

Divieti di sosta sabato nei dintorni di piazza delle Carceri per una manifestazione sindacale, Confcommercio: “Così si danneggiano le attività del centro”


“Impensabile vietare la sosta per l’intera giornata di sabato in un’area del centro storico.
Manifestare è un diritto di tutti e non contestiamo lo svolgimento dell’azione in sé ma non possiamo accettare che questo comporti la perdita di posti auto.”

Così Confcommercio commenta l’ordinanza emessa dal Comune di Prato che introduce il divieto di sosta con rimozione forzata dalle 9.00 alle 21.00 di sabato 24 nella zona circostante piazza delle Carceri (via Dante, via San Giovanni, via della Fortezza, via del Ceppo Vecchio, via San Bonà Ventura) dove è previsto lo svolgimento di una manifestazione sindacale del Si Cobas nel pomeriggio.

“Apprendiamo solo oggi la decisione presa dall’amministrazione comunale – su richiesta della questura  – di vietare la sosta nei dintorni di piazza delle carceri per motivi di sicurezza nella giornata di sabato.
Ciò significa togliere posti auto a possibili frequentatori del centro e rischiare un congestionamento del traffico nelle altre vie. Certo, ci sono altri parcheggi, ma in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, introdurre limitazioni alla fruizione del cuore della città, ci appare illogico.
Per lo più, tale divieto coinvolge le vie nei dintorni di piazza delle Carceri per 12 ore, coinvolgendo anche la fascia della mattina, libera dallo svolgimento di manifestazioni.

I negozi e le attività sono riaperti da pochi giorni e non lavorano da mesi, una simile decisione penalizza tutte le imprese che – non ci dovrebbe essere bisogno di ribadirlo – sono allo stremo.

Se non remiamo tutti nella stessa direzione, è impossibile riuscire a rialzare la testa dalla crisi economica e sociale generata dalla pandemia.

Per questo richiediamo alle Istituzioni di valutare lo spostamento della manifestazione in un’area che abbia un impatto meno critico sulla frequentazione delle attività commerciali del centro storico. Ciò significherebbe non solo tutelare tutti ma anche sostenere l’economia della città e le sue imprese” conclude Confcommercio.