24 Marzo 2021

Domani su Tv Prato il video realizzato da Artemìa in occasione del Capodanno Toscano


In occasione del Capodanno Toscano, Artemìa – grazie alla concessione di una compartecipazione economica per la realizzazione di un’iniziativa nell’ambito della festa promossa dalla Regione Toscana – lancia un video per celebrare questa ricorrenza nella città di Prato. Il video – grazie alla collaborazione con Tv Prato – sarà trasmesso domani alle 19.00 ed in replica alle 22.40. Alle 21.00 sarà trasmesso anchesulla pagina Facebook di ArteMia.
A marzo 2015, il Consiglio Regionale ha introdotto la ricorrenza del “Capodanno toscano” per ricordare che fino al 1749, in Toscana, l’anno civile iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la festa dell’Annunciazione, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù. Nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano, che fissava l’inizio dell’anno al 1 gennaio, ma Prato, Firenze ed altre città toscane, continuarono a considerare il 25 marzo come il loro Capodanno. Nel novembre 1749, il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava anche per la Toscana il 1 gennaio come giorno ufficiale per l’inizio dell’anno. È proprio per ricordare questa parte della storia toscana che il Consiglio Regionale ha deciso di affiancare alla celebrazione varie iniziative promosse dai territori attraverso un bando per sostenerne la realizzazione e valorizzare al tempo stesso il lavoro delle tante realtà associative, culturali e sociali presenti in Toscana.
“Abbiamo deciso di partecipare al bando regionale per festeggiare il Capodanno Toscano con un progetto dedicato alla nostra città – spiega Veronica Bartoletti, presidentessa di ArteMìa – è un video alla scoperta dell’arte e della devozione mariana.”
Il progetto si esplica attraverso un video – “25 marzo, una data simbolo tra devozione ed arte a Prato” – che inizia da un luogo fondamentale: la cappella della Cintola, ed in particolar modo da una delle scene affrescate da Agnolo Gaddi alla fine del Quattrocento – l’Annunciazione – ed arriva in quattro luoghi simbolo della città: la Basilica di Santa Maria delle Carceri, il Santuario di Santa Maria del Soccorso, il Santuario di Santa Maria della Pietà ed il Santuario di Santa Maria del Giglio. Si tratta di quattro santuari mariani nati in seguito a miracoli avvenuti presso tabernacoli viari, e sono l’espressione della volontà di rendere visibile la devozione mariana spontanea. Peraltro questi santuari diventano via via sempre più importanti: nel Santuario di Santa Maria del Soccorso dell’architetto Alfonso di Santi Parigi viene realizzato per la prima volta un porticato sulla facciata della chiesa per il riparo dei pellegrini, dettaglio – questo – che sarà poi riproposto anche negli altri due santuari pratesi ed in molti altri toscani.
“Per arrivare a tanta ufficialità si ripercorrono strade piene di immagini mariane, tabernacoli nati per devozione spontanea, che costellano in maniera significativa e particolare la città, connotandone ogni giorno dell’anno, a partire proprio dal quel significativo 25 marzo, la vita dei cittadini pratesi – conclude Veronica Bartoletti – ed è quello che speriamo di ricreare attraverso questo video”.