15 Marzo 2021

Camion-ariete contro il picchetto SiCobas, il conducente chiede scusa e offre la frutta ai manifestanti FOTO


“Stamattina al presidio permanente del SiCobas alla Texprint si è presentato l’autista del furgone che venerdì ha forzato il picchetto davanti alla Texprint. L’autista si è scusato con i lavoratori e ha spiegato che si è trattato di un grande equivoco, non avendo compreso la circostanza in corso”.
Il Si Cobas rende così noto l’ultimo colpo di scena sullo sciopero che va avanti da 60 giorni alla stamperia di via Sabadell. Venerdi stesso gli stessi sindacalisti avevano denunciato pubblicamente un tentativo di investimento di due lavoratori presenti al picchetto da parte dell’autista di un camion.
In un filmato che documenta l’episodio, si vede il camionista sterzare in direzione di uno dei due manifestanti, che cerca rifugio aggrappandosi ad una cancellata. Il conducente del camion poi ha proseguito la propria marcia andando ad impattare contro i tavoli e le panche del presidio, distruggendoli (leggi l’articolo).
Il Si Cobas aveva definito l’episodio “una intimidazione inquietante”. La Texprint aveva immediatamente preso le distanze dichiarando la propria completa estraneità ai fatti avvenuti (leggi l’articolo).
Stamani l’ennesimo colpo di scena con la comparsa del conducente del camion al presidio del Si Cobas. Non è dato sapere cosa volesse fare l’uomo, operaio in un’azienda edile, con il suo atteggiamento di venerdi scorso. “Ha capito di aver compiuto un gesto sconsiderato e ha chiesto scusa; resta la gravità del fatto, ma non è nostra intenzione inguaiare l’autista dopo il gesto di scuse che ha compiuto – afferma Luca Toscano del Si Cobas -. Lavoratori e sindacato ritengono la vicenda chiusa e non procederanno ad alcuna denuncia nei confronti dell’autista che, tra l’altro, compresa la situazione, ha dimostrato sostegno alla causa e ha regalato alcune cassette di frutta ai lavoratori”.

Intanto, davanti ai cancelli della Texprint, al presidio permanente del Si Cobas si danno anche lezioni di lingua italiana. “Tra i tanti segnali di solidarietà che abbiamo ricevuto, c’è anche quello di un liceo artistico di Firenze. Un loro insegnante si è messo a disposizione per insegnare l’italiano a questi ragazzi – spiega Luca Toscano -. É un’iniziativa che pensiamo di strutturare anche nella sede Si Cobas al Soccorso. La nostra battaglia per il rispetto dei contratti di otto ore al giorno, per 5 giorni alla settimana all’interno del distretto pratese serve anche a questo: per consentire agli operai stranieri sfruttati di imparare la lingua italiana, un presupposto fondamentale per capire quali sono i loro diritti e per uscire da questa situazione”.