9 Marzo 2021

Base di spaccio a Quarrata: 20 misure cautelari nell’operazione anti-droga dei carabinieri di Pistoia, un arresto anche a Prato


Più di 100 carabinieri sono stati impiegati stamani nel Pistoiese nell’esecuzione di 20 ordinanze di custodia cautelare (5 in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria), perquisizioni e controlli nei confronti di soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di un’attività di spaccio, svolta principalmente nel comune di Quarrata (Pistoia), ma capace di operare su tutta la provincia pistoiese e saltuariamente nelle province di Prato e Firenze.

Durante l’operazione di oggi, spiegano ancora gli investigatori, oltre alle 20 ordinanze di custodia cautelare, sono stati arrestati in flagranza di detenzione ai fini di spaccio, un 28enne marocchino, irregolare sul territorio nazionale e domiciliato a Prato, trovato in possesso di quasi mezzo chilo di cocaina, ed un 32enne albanese, domiciliato a Campi Bisenzio, trovato in possesso di circa mezzo etto di cocaina e un etto di hashish, portando così lo stupefacente complessivamente sequestrato nell’intera operazione a circa 600 grammi di cocaina, oltre un chilo di hashish e un chilo di marjuana, più gli strumenti per il taglio, la pesatura e il confezionamento dello stupefacente.

Secondo le indagini, coordinate dalla Procura di Pistoia, l’attività di spaccio avveniva attraverso telefonate dal contenuto criptico, con una specie di codice, ma evidentemente ben conosciuto dagli interessati. I clienti, secondo quanto spiegato, prenotavano l’acquisto di “una gallina, un caffè, una marmitta” terminologia utilizzata per rendere ben chiaro quantità e tipologia di sostanza richiesta. Gli appuntamenti venivano poi fissati nel giro di pochi minuti e quasi sempre negli stessi luoghi ovvero: nei giardini pubblici del centro di Quarrata, vicino alla chiesa parrocchiale, nella zona del campo da basket e persino nei giardini confinanti conuna scuola media. Le cessioni al dettaglio venivano perlopiù effettuate da italiani, ciascuno dei quali aveva proprie zone di competenza e platee di clienti. All’occorrenza però, quando non potevano soddisfare le richieste degli acquirenti per la momentanea indisponibilità della sostanza, gli spacciatori non esitavano ad indirizzarli presso gli altri ‘colleghi’, che a loro volta ricambiavano il favore.

Per l’approvvigionamento della droga, i principali fornitori sono stati  individuati in marocchini, principali fornitori di hashish e marijuana e in alcune occasioni anche di cocaina. L’operazione di stamani ha visto coinvolte anche le unità cinofile di Firenze e il 4/o nucleo elicotteri di Pisa.

Le misure di custodia eseguite oggi, spiega l’Arma, rappresentano l’atto finale di oltre sette mesi di indagini, durante le quali i carabinieri avevano già arrestato in flagranza di reato dieci persone, sequestrato 15.000 euro in contanti e recuperato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente dalle quali avrebbero potuto essere ricavate circa 12000 dosi di hashish, 6000 di marijuana e 500 di cocaina, per un valore complessivo ricavabile dalla vendita al dettaglio di circa 180.000 euro.