E’ un ex operaio tessile di Prato, ora residente in Sardegna, uno degli autori delle minacce e degli insulti postati sui social nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre. I commenti erano stati pubblicati lo scorso 18 febbraio dopo che la donna si era sottoposta al vaccino anticovid, diventando anche testimonial della campagna. Per il momento sono due gli indagati da parte della Procura di Milano per minacce aggravate dall’odio razziale: l’ex operaio pratese, 75 anni, e un ex panettiere di Viterbo, 40 anni, che ha perso il lavoro dopo il lockdown. A riportare le generalità degli indagati è il Corriere della Sera.
Per entrambi è scattata anche la perquisizione. Nel cellulare dell’ex operaio tessile pratese sono state trovate fotografie di Hitler e Mussolini. La Digos di Milano comunque esclude che l’uomo appartenga a gruppi politici di estrema destra. Secondo la Procura, però, il tenore delle minacce rivolte dai due a Segre è sfociato nell’odio razziale.
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