“Destano grande allarme e preoccupazione le anticipazioni contenute nella bozza del nuovo DPCM, che entrerà in vigore il 6 marzo, in merito alla sospensione delle attività di acconciatura, estetica tatuaggio e piercing in zona rossa”.
Il Portavoce degli acconciatori della CNA Toscana Centro, Alessandro Lapucci e la portavoce delle estetiste Catia Rigotti intervengono sulle indiscrezioni che sono trapelate in questi giorni dal Governo.
“Le misure di contenimento del virus nelle zone rosse, introdotte a novembre dello scorso anno e confermate nei successivi decreti, hanno opportunamente consentito la prosecuzione dell’attività ai parrucchieri, e successivamente anche alle estetiste e ai tatuatori e piercer, riconoscendo di fatto l’efficacia dei protocolli di sicurezza a cui le imprese del settore si sono adeguate in maniera stringente e rigorosa.
Non è un caso che i saloni, in questi mesi, non abbiano in alcun modo rappresentato fonte di contagio – proseguono i due esponenti di Cna – Appare pertanto incomprensibile e priva di motivazioni oggettive questa repentina e inaspettata esclusione dal novero dalle attività di servizio ammesse in zona rossa che leggiamo nella bozza di DPCM.
La CNA chiede – proseguono Rigotti e Lapucci – che queste categorie, già penalizzate in maniera pesante dalle restrizioni sociali e dal forte calo dei consumi, non siano punite di nuovo e senza motivazioni oggettive”.