263 dosi di cocaina nell’officina, arrestato carrozziere di Montemurlo: nella sua casa sequestrati altri 500 grammi di droga e 72.000 euro in contanti FOTO
Importante operazione antidroga della squadra mobile della Questura di Prato che ha portato al sequestro di 750 grammi di cocaina e 77.500 euro in contanti. In manette sono finiti i due spacciatori, di 26 e 28 anni, entrambi incensurati di nazionalità marocchina, regolari in Italia. Il primo dei due arrestati, i cui movimenti erano tenuti d’occhio da circa due settimane dalla sezione antidroga della squadra mobile, è stato fermato a Quarrata, dopo un vano tentativo di resistenza e di fuga. Nell’auto guidata dall’uomo sono stati trovati degli involucri contenenti alcuni grammi di cocaina. La perquisizione è stata dunque estesa all’abitazione del soggetto, dove sono stati sequestrati 5.500 euro in contanti. I poliziotti hanno successivamente rintracciato numerosi clienti del pusher, che hanno raccontato di acquistare droga da lui da circa un anno.
Ma l’operazione della squadra mobile non si è fermata qui: l’attività di osservazione e pedinamento aveva mostrato come il pusher 26enne si fosse incontrato più volte con un connazionale, proprietario di una carrozzeria a Montemurlo. E proprio all’officina si sono diretti gli uomini dell’antidroga, che hanno trovato sul luogo di lavoro ben 263 dosi di cocaina, già pronte per lo smercio, più un altro etto della stessa sostanza stupefacente, ancora da confezionare. A quel punto la perquisizione è stata estesa all’abitazione del carrozziere, dove, occultato nel sottotetto, sono stati trovati circa mezzo chilo di cocaina e ben 72.000 euro in contanti.
I due spacciatori sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari.
Il questore di Prato Giuseppe Cannizzaro, nel commentare l’operazione, esprime “vivo apprezzamento per i risultati conseguiti dalla squadra mobile e per il lavoro quotidianamente svolto da tutti gli equipaggi impegnati su strada”, sottolineando i rischi cui inevitabilmente è esposto, nonostante l’adozione delle precauzioni anticovid, il personale delle forze di polizia, vista la “fisiologica necessità di contatti ravvicinati con soggetti terzi, ovvero all’impiego in scenari promiscui, come per esempio avvenuto nella notte di San Silvestro con l’identificazione in un locale pubblico di 120 giovani intenti nei festeggiamenti”.
“Le modalità con cui sono state condotte le fasi conclusive della descritta operazione di polzia e l’ottimo risultato conseguito – conclude il questore Cannizzaro – testimoniano lo spirito di abnegazione, l’entusiasmo e le capacità professionali che contraddistinguono le donne e gli uomini della Polizia di Stato, anche in questi momento di preoccupazione ed incertezza collettiva”.